Allerta senza ritardi, oggi a mezzogiorno il primo test IT-alert: «Monitoraggio più sicuro»
Potenziata la rete degli idrometri

Allerta senza ritardi, oggi a mezzogiorno il primo test IT-alert
Allerta senza ritardi, oggi a mezzogiorno il primo test IT-alert
di Lorenzo Sconocchini
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Martedì 12 Settembre 2023, 01:00 - Ultimo aggiornamento: 15:10

ANCONA - La notte del 15 settembre di un anno fa, quando l’alluvione fece 13 morti in provincia di Ancona, l’allarme della sala operativa della Protezione civile regionale ai sindaci per l’onda di piena che stava montando sul bacino idrografico del fiume Misa partì soltanto dopo le ore 22. Immaginatevi cosa può aver pensato il primo cittadino di Barbara, Riccardo Pasqualini, che già da mezz’ora buona lamentava cinque dispersi per lo straripamento del fiume. E già da diverse ore prima, dal tardo pomeriggio, cominciavano a girare sui social network video impressionanti sull’esondazione di fiumi e torrenti, a partire dall’entroterra della provincia di Pesaro Urbino. 

 


Le previsioni


Qualcosa non funzionò, un anno fa, nel sistema che avrebbe dovuto mettere in guardia la popolazione, a partire dalla mancata allerta meteo. Ma un anno non è passato invano, come ha assicurato ieri il direttore della Protezione civile delle Marche Stefano Stefoni, ricordando «che tutto il sistema di monitoraggio e allertamento è stato ripristinato, aggiornato e tarato in base agli eventi degli ultimi anni, che prima non si erano mai verificati con così forte intensità». Su quanto fatto riguardo al sistema di monitoraggio dei fiumi, l’assessore regionale alla Protezione civile Stefano Aguzzi ha sottolineato le migliorie apportate ai sistemi di allertamento lungo i corsi d’acqua: «Abbiamo ripristinato e ritarato gli idrometri per far partire prima l’allerta - ha spiegato -. A luglio, con uno studio della Fondazione Cima, abbiamo preso atto della necessità di applicare altri sistemi di allerta: ovvero i pluviometri, che monitorano anche la quantità di pioggia caduta». E proprio per evitare il ripetersi di ritardi come quello registrato il 15 settembre 2022 nell’allertamento la Protezione civile nazionale sta mettendo a punto “IT-Alert”, il nuovo sistema nazionale di allarme pubblico che, in caso di gravi emergenze e catastrofi imminenti, raggiunge con un Sms i cittadini che abitano o sono di passaggio nei territori interessati dall’evento. Le Marche, insieme a Campania e Friuli Venezia Giulia, lo sperimenteranno oggi a partire da mezzogiorno, quando tutti i telefonini attivi nella nostra regione riceveranno un Sms.
Il messaggio, che ha un suono diverso dalle normali sonerie ed è accompagnato dall’indicazione IT-alert, quando il sistema andrà a regime scatterà in caso di rischi di alluvione per forti piogge, di maremoti che potrebbero scatenarsi dopo scosse di terremoto al largo delle coste o pericoli legati a fughe radioattive o di sostanza inquinanti da stabilimenti industriali.

L’obiettivo è quello di favorire l’informazione tempestiva alle persone potenzialmente coinvolte e minimizzare l’esposizione individuale e collettiva al pericolo. In questa prima fase non si entrerà nel dettaglio dei rischi e dei comportamenti da tenere in caso di allarme, ma sarà una prima prova per poi proseguire con la predisposizione e sperimentazione dell’iniziativa di allertamento che sarà operativa nei prossimi mesi. 


Il governatore


Il test di oggi consisterà nell’invio a tutti i cittadini, non solo residenti ma anche di passaggio o che stazionano in quel momento nelle Marche (purché abbiamo il cellulare attivo) di un Sms per segnalare quella che può essere una potenziale allerta. «Non è necessario iscriversi né scaricare nessuna applicazione - spiegava ieri il governatore Acquaroli -. Quello che riceverete è un messaggio di prova, per chiuderlo sarà sufficiente cliccare sulla notifica sui propri cellulari».

 

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