Aeroitalia-Atim, ecco le carte. Bruschini: «Violate tutte le regole». Resi pubblici gli accordi dietro le nuove rotte

Aeroitalia-Atim, ecco qui le carte. Bruschini: «Violate tutte le regole». Resi pubblici gli accordi dietro le nuove rotte
Aeroitalia-Atim, ecco qui le carte. Bruschini: «Violate tutte le regole». Resi pubblici gli accordi dietro le nuove rotte
di Martina Marinangeli
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Venerdì 5 Gennaio 2024, 02:55 - Ultimo aggiornamento: 15:30

ANCONA - Il contratto che scatenò la guerra. Il direttore dell’Agenzia per il turismo e l’internazionalizzazione della regione Marco Bruschini l’aveva annunciato con tanto di comunicato mercoledì sera: «Procederemo alla consegna in virtù della volontà di trasparenza e correttezza istituzionale». Il contratto su cui voleva fare chiarezza è quello stipulato con la compagnia Aeroitalia - quella che dal Sanzio opera i voli per Roma, Milano e Napoli - e sottoscritto il 1° agosto i servizi di marketing. 


La richiesta 

I destinatari della consegna erano i consiglieri regionali del Pd Bora e Carancini, e la capogruppo del M5S Ruggeri, che avevano fatto una richiesta di accesso agli atti proprio per conoscere i contenuti del documento.

Quello che fu alla base dello strappo: Aeroitalia infatti a più riprese ha lanciato l’accusa di mancato rispetto del contratto da 750mila euro da parte dell’Agenzia. Finora Atim si era appellata alla clausola di riservatezza. Ma alla fine, ieri, ha inviato per pec la documentazione richiesta. 

La conferenza

Nel frattempo però, ci aveva pensato l’amministratore delegato di Aeroitalia Gaetano Intrieri a mostrare il contratto, sventolandolo davanti alla webcam durante una conferenza stampa convocata last minute per ieri alle 17. Il documento era stato firmato il 1° agosto dallo stesso Intrieri e da Bruschini a margine della conferenza in cui venivano presentate le nuove rotte verso Barcellona, Bucarest e Vienna (più la meta fantasma Amsterdam, annunciata ma mai partita), poi cancellate. Il contratto di servizi di marketing sarebbe dovuto entrare in vigore dal 1° dicembre e l’accordo era finalizzato «alla realizzazione di un piano marketing volto alla promozione sui mercati internazionali del territorio delle Marche e del logo Let’s Marche», si legge nel documento. Con tanto di cronoprogramma dei pagamenti. Da contratto Aeroitalia avrebbe dovuto fatturare ad Atim la prestazione da 750mila euro in cinque tranche. 250mila euro il 1° ottobre 2023, 250mila euro il 1° dicembre 2023, 125mila euro il 1° maggio 2024 e 125mila euro il 30 novembre 2024. Ma l’inciampo c’è stato, secondo la ricostruzione fatta dall’ad Intrieri, già al primo gradino: il mancato pagamento della tranche del 1° ottobre. E così, con una comunicazione del 27 ottobre, Aeroitalia faceva sapere che avrebbe cancellato dal 1° novembre le rotte appena avviate verso Barcellona, Bucarest e Vienna. Ma Bruschini non ci sta a finire crocefisso e replica: «Aeroitalia ha violato il patto di riservatezza, esibendo l’accordo sottoscritto con Atim, così aggiungendo all’elenco (già corposo) un nuovo inadempimento. Aeroitalia avrebbe dovuto produrre una fideiussione (e non lo ha fatto), evitare di diffamare Atim (e non lo ha fatto), ma soprattutto avrebbe dovuto presentare un piano marketing adeguato. Nel (vano) tentativo di salvaguardare il rapporto, Atim aveva proposto di stipulare un nuovo accordo, che avesse - stavolta - un piano marketing ben definito, ma Aeroitalia ben pensava di non aderire. Ora, appare quanto meno paradossale che sia Aeroitalia a pretendere un risarcimento per asseriti danni (quali?), dopo questa interminabile serie di inadempienze». E annuncia una conferenza, oggi al Sanzio, con i vertici dell’aeroporto, per raccontare i dettagli dell’operazione, facendo sapere di aver «affidato ai propri legali l’incarico di adire le vie legali a tutela della propria immagine». Neanche il miglior Fellini sarebbe riuscito a scrivere un copione del genere. 

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