Alberto pianista prodigio di 4 anni al Vaccaj: «Ha rivelato un orecchio assoluto». La mamma racconta la sua passione e il suo impegno

Alberto panista prodigio di 4 anni al Vaccaj: «Ha rivelato un orecchio assoluto». La mamma racconta la sua passione e il suo impegno
Alberto panista prodigio di 4 anni al Vaccaj: «Ha rivelato un orecchio assoluto». La mamma racconta la sua passione e il suo impegno
di Carla Passacantando
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 3 Novembre 2021, 08:25 - Ultimo aggiornamento: 10:19

TOLENTINO  - Un enfant prodige Alberto Cartuccia Cingolani. Si resta incantati quando suona il pianoforte. Ha 4 anni e mezzo, è nato il 5 aprile 2017, e già si esibisce in pubblico. È di circa un anno fa il suo primo saggio al teatro Feronia di San Severino, il secondo giovedì scorso all’auditorium “Gigli – Pagliari” dell’Istituto musicale “Vaccaj” di Tolentino. Ed è stato un grande successo. Mentre si esibiva è stato girato un video diventato virale su Youtube. Alberto ha partecipato a sette competizioni nazionali e internazionali online conquistando il primo posto in tutti.
 
Alberto Cartuccia Cingolani ha iniziato a suonare il pianoforte durante il lockdown, nel marzo del 2020, grazie soprattutto alla mamma Alessia Cingolani e al papà Simone Cartuccia, entrambi musicisti: la prima insegna nella scuola superiore di Tolentino e all’Istituto musicale “Vaccaj”, mentre il padre ora è docente in Lombardia.

«Data l’età è un bambino precoce – dice la mamma Alessia –, ha una mano molto facile. Ha iniziato a suonare durante i mesi del primo lockdown. Io ero sempre a casa, così abbiamo cominciato a suonare con una piccola tastierina per gioco, in modo da fare qualcosa di stimolante per il bambino. Da lì mi sono accorta che Alberto era portato. Ci siamo accorti con mio marito che il bambino è dotato di orecchio assoluto. E da lì abbiamo visto che valeva la pena fare una sorta di cammino educativo didattico con il pianoforte e così tutto è partito. Il bambino ha bruciato le tappe. Da un anno e mezzo ad oggi il bambino fa cose notevoli, sia per l’età che per il tempo impiegato per imparare. Pur non sapendo leggere ancora bene le note, anzi quasi per niente, prende posizione sulla tastiera e ripete i pezzi. È molto istintivo». 

La mamma parla dei benefici della musica sulle persone. «Sviluppa il senso ritmico, aiuta ad affrontare lo studio, a misurarsi con i propri ostacoli.

Noi ci abbiamo creduto con nostro figlio. Ha una predisposizione notevole per il pianoforte. Ha livello di attitudine, facilità di mano, senso ritmico». Il bambino segue le lezioni per tre ore al giorno, anche se varia secondo gli impegni. Nei primi giorni la lezione durava circa 10 minuti, poi pian piano si è allungata. Per il resto della giornata Alberto frequenta l’asilo, gioca e si diverte come ogni altro bambino. Ora, insieme alla mamma, vive a Caldarola dato che il padre lavora in Lombardia e torna nel fine settimana; prima vivevano a Passo di Treia. In questi giorni Alberto si sta preparando per partecipare ad altri concorsi on line. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA