SERRAPETRONA «Chiedo solo che lo Stato non mi abbandoni in questa battaglia: è l’appello che rivolgo ai ministri Schillaci e Locatelli». Fabrizio Gentili, il docente quarantottenne di Serrapetrona costretto su una sedia a rotelle a causa delle reazioni avverse scatenate da un antibiotico assunto per curare un’infezione alle vie urinarie, non si vuole arrendere e lancia il suo nuovo appello al ministro della salute Orazio Schillaci e a quella della disabilità Alessandra Locatelli. Un grido di dolore per tenere accesi i riflettori su una vicenda che suscita tanto solidarietà quanto rabbia.
La vicenda
La storia di Gentili rimbalza ormai da giorni sui media e sui social, sia a livello locale che nazionale.
E così dopo 17 mesi di inferno, il 1° gennaio Fabrizio decide di vuotare il sacco e raccontare la sua storia, che dai social arriva a centinaia di migliaia di persone. Si scatena la gara di solidarietà, in tantissimi gli scrivono per cercare di capire come poterlo aiutare e tra questi anche medici e avvocati. Proprio con loro Gentili sta valutando altre strade da percorrere e capire se ci sarebbe margine per adire le vie legali.