MACERATA - «Da oggi l’Unità Operativa di Ginecologia e Ostetricia di Macerata dispone di una tecnologia laser molto avanzata per il trattamento della endometriosi severa e profonda per la quale il centro da anni è punto di riferimento», lo comunica l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini.
Nell’ambito della Ginecologia oncologica questa tecnologia trova la sua applicazione nel trattamento con vaporizzazione delle micro metastasi peritoneali da carcinoma ovarico, di cui Macerata è centro regionale di riferimento attraverso il Pdta (percorso diagnostico terapeutico assistenziale) e delle lesioni pre-neoplastiche della vulva.
Un laser per la cura dell'endometriosi
Si tratta di un laser a diodi di ultima generazione capace di lavorare a basse energie con risultati conservativi sul tessuto residuo eccellenti.
Quasi 6mila interventi in 10 anni
Nel reparto diretto da Mauro Pelagalli negli ultimi 10 anni sono stati effettuati 5.500 interventi di endometriosi, circa 250 l’anno. Le pazienti seguite sono circa 1200 e la loro età media è di 28 anni. L’endometriosi è una malattia cronica e progressiva, caratterizzata dalla proliferazione di tessuto endometriale al di fuori della cavità uterina. Colpisce il 10% delle donne in età fertile, in Italia circa 3 milioni di persone. E’ invalidante, provoca dolore severo e può essere causa di infertilità.
«L’Endometriosi è una delle patologie sulle quali ci stiamo concentrando – spiega Saltamartini - la proposta di legge sull’endometriosi del 2022 prevede: l’istituzione di un Registro Regionale dell’Endometriosi per la raccolta e l’analisi dei dati clinici e sociali riferiti alla malattia; l’elaborazione di linee guida per il percorso diagnostico-terapeutico; la pianificazione della formazione specifica del personale sanitario regionale; l’istituzione della Settimana Regionale dell’Endometriosi, in occasione della quale la Regione Marche promuove e realizza campagne di sensibilizzazione e di informazione sulla malattia. Il mio ringraziamento va a tutta l’equipe del Dottor Pelagalli, la cui struttura è diventata un punto di riferimento per le pazienti, ragazze spesso molto giovani, sulle quali l’endometriosi ha conseguenze fisiche ma anche psicologiche».