Simonacci (FdI) all’attacco sull’autovelox di Romitelli: «Segnalato male, serve solo per far cassa»

Simonacci all’attacco sull’autovelox: «Segnalato male, serve solo per far cassa»
Simonacci all’attacco sull’autovelox: «Segnalato male, serve solo per far cassa»
di Giulia Sancricca
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Domenica 28 Gennaio 2024, 03:00 - Ultimo aggiornamento: 12:16

RECANATI - Lo aveva detto subito dopo l’installazione, e ora che il caso dellautovelox di Romitelli, a Recanati, è tornato alla ribalta, lo ribadisce. Simone Simonacci, capogruppo in Consiglio di Fratelli d’Italia, è convinto che l’impianto attivo nella città leopardiana da aprile scorso serva solo per fare cassa. Sul tema aveva presentato anche un’interrogazione in consiglio comunale: «La sensazione che sia stato utilizzato il fantoccio della sicurezza stradale per fare cassa è forte» dice.

I cartelli

Poi entra nel dettaglio parlando della segnalazione: «Basti vedere come i cartelli di segnalazione dell'autovelox, necessari per legge, siano sostanzialmente illeggibili: il primo cartello è infatti coperto dalla vegetazione, il secondo invece vede troppe indicazioni tra cui quella di curva pericolosa a sinistra e intersezione con diritto di precedenza, tanto da mettere in secondo piano l'arrivo dell'autovelox.

Avevo presentato un’interrogazione raccogliendo le segnalazioni di tanti automobilisti, chiedendo non solo la correttezza dell'installazione dell'autovelox, ma anche di sistemare le segnalazioni dello stesso per tutelare, oltre alla sicurezza stradale, anche i diritti degli automobilisti». Simonacci aveva invitato alla contestazione delle multe «perché - dice - abbiamo dato tutti gli strumenti ai cittadini per poter fare ricorso. A chiederci di intervenire sono stati anche diversi industriali della zona che hanno riscontrato come i loro dipendenti, passando tutti i giorni in quella strada, non lo avevano visto e avevano preso diverse multe». E non sono gli unici: Euro Cacchiarelli proprio su queste colonne ha raccontato di averne prese ben 42 e dopo l’intervento del sindaco Antonio Bravi in merito all’autovelox torna all’attacco.

La critica

«Il sindaco ha detto di aver pubblicato su Facebook la notizia dell’installazione dell’autovelox. Ma vorrei ricordargli che non tutti utilizzano i social e hanno la possibilità di informarsi in questo modo. Una persona anziana come fa a saperlo?». Cacchiarelli si chiede anche «come mai ho preso solo sanzioni in direzione mare e nessuna verso l’entroterra?».

La segnaletica

L’automobilista poi, oltre alla questione della segnaletica, si sofferma anche sulla sostituzione dei vecchi dispositivi: «Quando è stato installato il palo per l’autovelox - rimarca -, il vecchio box utilizzato in presenza dei vigili urbani è stato tolto solo da una parte e dall’altra no. Questa è una operazione fuorviante. È inutile dire che non c'è più la figura del vigile urbano: se c’è un dispositivo simile va segnalato in maniera corretta». Infine torna sulle notifiche delle sanzioni: «Devono arrivare prima. Se mi fossero arrivate dopo una settimana avrei saputo dell’autovelox evitando di prendere quelle successive».

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