Giovane accoltellato in centro a Recanati, il sindaco «Benemerenze ai soccorritori»

Giovane accoltellato in centro a Recanati, il sindaco «Benemerenze ai soccorritori»
di Giulia Sancricca
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Venerdì 5 Agosto 2022, 03:00

RECANATI - Riceveranno la civica benemerenza - il riconoscimento che il Comune di Recanati conferisce ogni anno in occasione della festa del patrono San Vito - coloro che sono intervenuti per fermare l’aggressione di Omar Pintucci nei confronti di un 22enne di origine marocchina. Lo annuncia il sindaco Antonio Bravi dopo l’accoltellamento che ha sconvolto la città leopardiana nella notte tra venerdì e sabato, a poche ore dall’omicidio di Alika lungo corso Umberto I a Civitanova.
 

Per il momento, stando a quanto emerso dalle indagini, sarebbe stato il barista Mirko Cipolletta a bloccare e disarmare l’aggressore, prima che accorresse anche un giovane nigeriano amico della vittima. Ma il sindaco non si sbilancia e non fa distinzione, decidendo di attendere l’esito delle indagini per poi rivolgersi a tutti coloro che nella vicenda hanno avuto un ruolo encomiabile. «Ogni anno consegniamo le benemerenze a giugno - dice - , in occasione della prossima festa del patrono, tra quasi un anno, i contorni della vicenda saranno più chiari e chiunque dovesse risultare coinvolto positivamente in questa storia sarà premiato». Il sindaco, già nell’ultimo consiglio comunale, aveva ribadito la sua riconoscenza a nome di tutta l’amministrazione. «Le persone presenti alla colluttazione che si è scatenata nella nostra città - aveva detto - , in modi diversi, hanno reagito alla situazione in modo da arrivare a fermare l’aggressore in tempo per evitare il peggio. Hanno mostrato un comportamento lucido e capace di andare oltre la difesa del solo proprio benessere e di allargare il proprio sguardo verso gli altri. Queste persone non solo hanno permesso di evitare la degenerazione della situazione, ma hanno salvato l’intera nostra comunità dal sentirsi accusata di indifferenza ed egoismo. Senza saperlo hanno dato a tutti noi l’occasione di sentirci partecipi attraverso il proprio esempio, della parte migliore dell’essere umani e di provare l’orgoglio di essere loro concittadini». A dimostrare che nel caso di Recanati i presenti non sono rimasti indifferenti di fronte all’accaduto è un video girato da una ragazza inglese presente a Recanati la sera dell’aggressione. Le immagini, che hanno fatto meno clamore rispetto al video dell’omicidio di Civitanova, sono state acquisite dagli inquirenti per ricostruire l’accaduto.

Se, infatti, il giovane aggredito, al risveglio dal coma ha raccontato di essere stato salvato da un suo amico nigeriano, le immagini mostrano invece il primario intervento del barista e, successivamente, quello del ragazzo di colore che è stato poi ascoltato dai carabinieri.

Poco importa, comunque, il fattore temporale: il video è la testimonianza di come, diversamente da Civitanova, a Recanati sianoaccorse più persone per fermare l’aggressione e, anche grazie a questi interventi, il 22enne aggredito non ha perso la vita sotto i colpi inferti dall’operaio recanatese. 

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