RECANATI - «Sono vivo grazie al nigeriano». Queste le prime parole scritte su un foglio di carta dal 22enne di Recanati, di origini marocchine, dopo essersi svegliato dal coma a seguito dell'intervento chirurgico eseguito dopo l'accoltellamento di venerdì sera.
Il racconto è stato affidato ad alcuni amici che sono andati a trovarlo in ospedale, accompagnati dalla mamma di uno di loro.
La ricostruzione dei fatti
Pare che il 22enne sia anche esperto di arti marziali. Stando a quanto riferito dagli amici che sono andati a trovarlo, quando il 47enne Omar Pintucci (il cui arresto è stato convalidato questa mattina dal Gip di Macerata, Claudio Bonifazi) «ha sferrato i primi colpi sulla schiena, il giovane ha provato a reagire tentando una mossa marziale, ma indebolito dalla ferita alla spalla, ha ricevuto altre due coltellate al petto. Alle grida – prosegue il racconto dei ragazzi - sono intervenuti alcuni amici e un giovane nigeriano che ha placcato l'uomo impedendogli di continuare a colpire. Poi è intervenuto anche il barista per strappare il coltello dalle mani dell'aggressore».
Profilo Abbonamenti Interessi e notifiche Utilità Contattaci
Logout