Ragazzo di 22 anni accoltellato a Recanati si sveglia dal coma: «Sono vivo grazie al nigeriano, mi ha salvato»

Ragazzo di 22 anni accoltellato a Recanati: «Sono vivo grazie al nigeriano, mi ha salvato»
Ragazzo di 22 anni accoltellato a Recanati: «Sono vivo grazie al nigeriano, mi ha salvato»
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Lunedì 1 Agosto 2022, 13:47 - Ultimo aggiornamento: 2 Agosto, 08:20

RECANATI - «Sono vivo grazie al nigeriano». Queste le prime parole scritte su un foglio di carta dal 22enne di Recanati, di origini marocchine, dopo essersi svegliato dal coma a seguito dell'intervento chirurgico eseguito dopo l'accoltellamento di venerdì sera.

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Il racconto è stato affidato ad alcuni amici che sono andati a trovarlo in ospedale, accompagnati dalla mamma di uno di loro.

Oltre al barista del posto, quindi, il giovane aggredito sostiene di essersi salvato grazie all'intervento di un ragazzo nigeriano che avrebbe immobilizzato l'aggressore, prima dell'intervento del titolare del locale recanatese.

La ricostruzione dei fatti


Pare che il 22enne sia anche esperto di arti marziali. Stando a quanto riferito dagli amici che sono andati a trovarlo, quando il 47enne Omar Pintucci (il cui arresto è stato convalidato questa mattina dal Gip di Macerata, Claudio Bonifazi) «ha sferrato i primi colpi sulla schiena, il giovane ha provato a reagire tentando una mossa marziale, ma indebolito dalla ferita alla spalla, ha ricevuto altre due coltellate al petto. Alle grida – prosegue il racconto dei ragazzi - sono intervenuti alcuni amici e un giovane nigeriano che ha placcato l'uomo impedendogli di continuare a colpire. Poi è intervenuto anche il barista per strappare il coltello dalle mani dell'aggressore».

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