Rinasce la Collegiata di San Ginesio, lavori di ricostruzione da 7,3 milioni: il progetto in Conferenza dei servizi

Rinasce la Collegiata di San Ginesio, lavori di ricostruzione da 7,3 milioni: il progetto in Conferenza dei servizi
Rinasce la Collegiata di San Ginesio, lavori di ricostruzione da 7,3 milioni: il progetto in Conferenza dei servizi
di Giulia Sancricca
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Domenica 17 Dicembre 2023, 04:05 - Ultimo aggiornamento: 11:38

SAN GINESIO - La Conferenza dei servizi, prevista per il 28 dicembre, rappresenta un passo fondamentale verso l'approvazione del progetto di ricostruzione della Collegiata della Santissima Annunziata a San Ginesio. Lo storico edificio, non solo un luogo di culto ma anche simbolo del patrimonio culturale e artistico della regione, si avvia a ricevere un intervento di restauro e consolidamento sismico dopo i danni subiti nel 2016.

L’edificio

La Collegiata di Santa Maria Assunta, conosciuta anche come la Pieve Collegiata o Collegiata della Santissima Annunziata, è situata nel punto centrale del centro storico di San Ginesio, nella piazza dedicata ad Alberico Gentili.

Il complesso comprende diverse strutture di rilievo storico e culturale, tra cui la torre civica strutturalmente connessa alla chiesa, e l'edificio che ospita il Comando dei Carabinieri. Il luogo di culto ha subito numerosi restauri, assestamenti e modifiche nel corso dei secoli. I lavori di ricostruzione ammontano a 7,38 milioni euro e mirano a ripristinare la struttura danneggiata dal terremoto.

Gli interventi

Gli interventi previsti includono il consolidamento delle strutture murarie, il restauro delle opere d'arte, la riparazione dei danni strutturali, e il miglioramento delle infrastrutture. Specificamente, saranno effettuati lavori sulla facciata, sulle strutture murarie, sulle volte, sui solai, e sulle coperture. Particolare attenzione sarà dedicata al restauro degli affreschi e degli elementi artistici interni, preservando così l'eredità culturale e storica insita in questo monumento. Soggetto attuatore è l’Arcidiocesi di Camerino – San Severino. «Questo intervento non è solo un atto di recupero e di preservazione del nostro patrimonio, ma rappresenta anche un simbolo di speranza e rinascita per San Ginesio e la sua comunità - dichiara il commissario Guido Castelli -. Il nostro fine non è soltanto ricostruire materialmente i nostri borghi dell'Appennino centrale ma, al contempo, ricostituire il tessuto delle comunità che li animano. In questa prospettiva, le chiese rappresentano dei presidi insostituibili perché in questi luoghi le persone si ritrovano insieme e vivono l'esperienza della condivisione religiosa. Si tratta di una visione condivisa anche con il Presidente Francesco Acquaroli e con monsignor Francesco Massara, che ringrazio per la disponibilità e lo spirito di collaborazione che dimostrano costantemente. La valorizzazione del patrimonio storico, artistico e religioso è parte integrante non solo della ricostruzione ma anche della riparazione dei nostri territori. Il percorso di recupero va oltre l'aspetto tecnico e ha una valenza anche sociale ed economica. Grazie a questo intervento di ricostruzione San Ginesio tornerà a riappropriarsi di un luogo di culto di indiscutibile valore, che contribuisce a testimoniare come il cambio di passo impresso nella ricostruzione prosegua giorno dopo giorno per il bene delle nostre comunità».

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