Macerata, minaccia il personale del pronto soccorso e semina il panico con una bottiglia rotta. Bloccato un 50enne

Ha dato in escandescenze, si è anche ferito con un vetro. L'intervento di forze dell’ordine e sanitari

Macerata, minaccia il personale del pronto soccorso e semina il panico con una bottiglia rotta. Bloccato un 50enne
Macerata, minaccia il personale del pronto soccorso e semina il panico con una bottiglia rotta. Bloccato un 50enne
di Daniel Fermanelli
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Martedì 27 Febbraio 2024, 03:00 - Ultimo aggiornamento: 28 Febbraio, 07:15

MACERATA Choc al pronto soccorso dell’ospedale di Macerata, dove domenica sera, intorno alle 20, un cinquantenne ha scatenato il caos. L’uomo, di San Ginesio, sosteneva di non essere stato visitato adeguatamente e all’improvviso ha dato in escandescenze, minacciando medici e infermieri e seminando il panico anche tra gli altri pazienti. 

La mobilitazione

Sul posto sono intervenute le forze dell’ordine, che hanno tentato di calmare l’uomo, già noto per le sue intemperanze. Il cinquantenne ha reagito con violenza, rompendo una bottiglia di vetro nella sala d’attesa e provocando il fuggi fuggi dei pazienti impauriti. L’uomo si è procurato diverse ferite alle braccia con un pezzo di vetro, minacciando poi di tagliarsi la gola. Solo grazie all’intervento delle forze dell’ordine (sul posto i carabinieri e in ausilio la polizia) e dei sanitari, che hanno saputo gestire la situazione con grande professionalità, è stato possibile disarmare il cinquantenne e convincerlo a desistere dal suo intento. Successivamente è stato ricoverato nel reparto di psichiatria dell’ospedale, per essere sottoposto a tutte le cure necessarie. È sempre più preoccupante il fenomeno delle aggressioni ai danni degli operatori sanitari. Violenze fisiche e verbali, spesso da parte degli stessi pazienti o dei loro familiari.

Un altro grave episodio era avvenuto lo scorso dicembre all’ospedale di San Severino, quando un 60enne del posto venne denunciato per violenza, minaccia a pubblico ufficiale e per interruzione di servizio. Aveva insultato medici e infermieri brandendo addirittura una stampella e colpendo uno dei sanitari a una mano. La Regione è consapevole dell’allarme sicurezza.

Tolleranza zero

Tolleranza zero verso chi aggredisce gli operatori sanitari e incentivi economici per medici e infermieri che operano nei servizi di emergenza e urgenza ospedalieri, per ridurre il ricorso alle cooperative. Se manca personale nei pronto soccorso della regione, come denunciano da tempo addetti ai lavori, sindacati e politici, la Regione è corsa ai ripari inserendo nelle nuove linee guida organizzative “per la presa in carico nella rete dell’emergenza-urgenza” misure che rendano meno inospitale la prima linea della sanità pubblica. Nella delibera con cui la giunta Acquaroli lo scorso anno ha cercato soluzioni per ridurre i tempi d’attesa al pronto soccorso, si pensa non solo agli utenti della sanità («il loro grado di soddisfazione verrà costantemente monitorato tramite questionari») ma anche agli operatori. Partendo dalla loro sicurezza, da garantire anche attraverso campagne informative e di sensibilizzazione contro la violenza agli operatori sanitari.

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