«Palpeggiata in auto dal vicino di casa». Un 57enne a giudizio per violenza sessuale

Un'aula del tribunale
Un'aula del tribunale
di Benedetta Lombo
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Mercoledì 16 Dicembre 2020, 06:40

MACERATA - Dà un passaggio a una ragazzina di 18 anni e la tocca nelle parti intime. È questa l’accusa mossa al vicino di casa della vittima, un uomo di origine straniera che all’epoca dei fatti aveva 57 anni e che è sotto processo per violenza sessuale.

 
Ieri mattina in aula sono state sentite la giovane, che oggi di anni ne ha 21, e la mamma, poi il collegio presieduto dal giudice Roberto Evangelisti (giudici a latere Francesca Preziosi e Barbara Cortegiano) e il pubblico ministero Margherita Brunelli hanno esaminato anche l’imputato. La giovanissima ieri ha confermato le accuse nei confronti dell’uomo riferendo quanto accaduto nella tarda mattinata del giorno della vigilia di Natale di tre anni fa. Quella mattina la mamma era al lavoro a Camerino, così verso le 13, non sapendo come raggiungerla, aveva chiesto un passaggio a un vicino di casa che da anni viveva lì con la moglie e che la sua famiglia conosceva bene.

La stessa giovane ha spiegato di aver chiesto già altre volte, in passato, un passaggio all’uomo e che non era mai accaduto niente di particolare.

Quella mattina però, mentre erano in auto, lui le avrebbe infilato una mano sotto i vestiti e l’avrebbe palpeggiata nelle parti intime. Poi avrebbe tolto la mano continuando a guidare alla volta di Camerino, una volta raggiunto il Comune l’aveva lasciata dove lei gli aveva chiesto ed era andato via. La giovane ieri ha riferito di non aver reagito al momento della violenza perché pietrificata da un’azione che mai avrebbe immaginato. Quando però aveva raggiunto la madre le aveva raccontato tutto quello che era accaduto poco prima. Una versione confermata in aula anche dalla madre che ha spiegato di aver ricevuto quella confessione dalla figlia. L’imputato, invece, difeso dall’avvocato Michela Splendiani – ieri sostituita dal collega Cristiano Elisei – ha negato le accuse, ha confermato di aver dato un passaggio alla giovane ma di non averla mai toccata, aggiungendo che non si spiegava il perché di quelle accuse nei suoi confronti. Dopo l’esame dell’imputato e le deposizioni delle due donne l’udienza è stata rinviata al 2 marzo del prossimo anno per sentire tre testimoni indicati dalla difesa, poi l’udienza sarà rinviata per la discussione e la conseguente sentenza che dovrebbe essere emessa prima dell’estate prossima.

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