Protocollo d’intesa per aiutare le donne vittime di violenza: arriva la “valigia di salvataggio”

Protocollo d’intesa per aiutare le donne vittime di violenza: arriva la “valigia di salvataggio”
Protocollo d’intesa per aiutare le donne vittime di violenza: arriva la “valigia di salvataggio”
di Lolita Falconi
3 Minuti di Lettura
Giovedì 9 Marzo 2023, 05:40 - Ultimo aggiornamento: 15:30

MACERATA -  Una “valigia di salvataggio” per le donne vittime di violenza. E’ stato sottoscritto un protocollo d’intesa per il sostegno e la promozione di azioni condivise finalizzate alla prevenzione e al contrasto del fenomeno della violenza di genere.

Presenti tra gli altri il questore Vincenzo Trombadore («Il protocollo di oggi si collega concretamente alle tematiche più generali definite in un protocollo a cura della Prefettura e di altri Enti a partire dal 2019», ha spiegato), il vice sindaco di Macerata Francesca D’Alessandro, la dirigente dell’Ambito territoriale sociale 15 Carla Scarponi, la Provincia di Macerata con il consigliere delegato alle Pari opportunità Laura Sestili e l’associazione “Salvabebè/Salvamamme” con il direttore Katia Pacelli. Il documento, che nasce grazie al progetto “Valigia di salvataggio” dell’associazione “I diritti civili nel 2020 - Salvabebè/Salvamamme”, ha come obiettivi quelli di rafforzare e ampliare la rete di soggetti impegnati nel contrasto della violenza di genere sostenendo la donna nel percorso di uscita dalla violenza, di instaurare un rapporto di sistematica collaborazione per informare la popolazione in merito all’esistenza del progetto e delle modalità per accedervi e in ultimo promuovere campagne di informazione e sensibilizzazione. 

L’associazione Salvamamme fornirà, ai Centri Antiviolenza del territorio della provincia, un kit per le prime necessità, anche dei minori eventualmente presenti, in caso di allontanamento urgente dalle mura domestiche e successivo collocamento in struttura protetta.

Ed è proprio nell’ottica di intervenire sempre prima, sempre più tempestivamente che si vuol dare un segnale di “salvataggio” che vada insieme e oltre l’intervento di polizia per violenza tra le mura domestiche.

La “valigia di salvataggio” è nata per fare fronte alle richieste di aiuto delle vittime di violenza che scelgono di allontanarsi rapidamente da una casa che può diventare una trappola mortale e che, al momento della fuga, non hanno il tempo né il modo di portare con sé oggetti personali. I primi giorni di allontanamento, infatti, costituiscono un momento critico, una zona rossa all’interno della quale la donna è confusa. A loro, che non devono “tornare indietro” viene consegnata una valigia che prevede, a seconda dei casi, servizi di accoglienza, sostegno psicologico e legale e quanto necessario, accompagnandole alla presa in carico. Ogni valigia, composta per taglie e in base alla stagione contiene biancheria intima, un paio di scarpe e di pantofole, maglie, pantaloni, vestiti, guanti e cappello, capospalla e prodotti per l’igiene personale.

© RIPRODUZIONE RISERVATA