MACERATA La prima dello Sferisterio porta il segno della passione dirompente di Carmen - andata in scena sul palco dell’arena - e dell’eleganza degli ospiti che ha illuminato il cuore di Macerata in una calda serata di luglio. Abiti lunghi, scollature mozzafiato, paillettes, lustrini e piume. Alla prima dello Sferisterio non solo non si può mancare, ma bisogna essere impeccabili. Il capolavoro di Bizet, con la regia di Daniele Menghini in collaborazione con il drammaturgo Davide Carnevali, - sul podio il direttore musicale del festival Donato Renzetti - ha incantato il pubblico dell’arena. Erano 2.100 gli spettatori, rimasti vuoti solo i posti laterali.
A fare gli onori di casa, accogliendo le cariche istituzionali con uno smoking blu, il sindaco, presidente della Provincia e dell’associazione Arena Sferisterio, Sandro Parcaroli, elegantissima sua moglie avvolta da una sirena di pizzo.
La prima di McCourt
Per la prima volta nella veste di rettore, all’Opera anche la guida di Unimc, John McCourt. Presenti il presidente di Apm, Gianluca Micucci Cecchi e il presidente della Fondazione Carima, Francesco Sabatucci. Non sono mancati il presentatore televisivo Paolo Notari, l’attrice Paola Giorgi, il direttore della Form Vincenzo De Vivo e la contessa Olimpia Leopardi con il figlio Gregorio. Tra i rappresentanti dei sostenitori del Mof, Maurizio Vecchiola, Ad di Finproject nuovo main sponsor, e Massimo Tombolini direttore generale del major sponsor Banco Marchigiano. Grande ritorno quello dell’ex direttore artistico del Mof (dal 2012 al 2017), Francesco Micheli. Non è passato inosservato il suo papillon raffigurante proprio l’arena maceratese. Proprio Micheli sarà uno dei protagonisti di questa giornata. Il weekend inaugurale del Mof, accoglie infatti anche una iniziativa molto particolare, che funge da anteprima a Lucia di Lammermoor di Gaetano Donizetti. Stasera alle 21, al teatro Lauro Rossi, torna a Macerata Francesco Micheli autore e interprete di Lucia Off, spettacolo di parole e musica dedicato proprio al capolavoro di Donizetti.
Il ritorno di Micheli
Micheli, che oggi dirige il festival Donizetti Opera, torna al teatro Lauro Rossi con uno dei suoi format più noti. «Lucia di Lammermoor è una delle opere più famose al mondo – spiega – un capolavoro noto ai quattro angoli del pianeta. In quest’opera scritta per il San Carlo di Napoli, l’ispirazione parte da un grande romanzo dell’Ottocento di Walter Scott, The Bride of Lammermoor e il racconto resta la forma di comunicazione più semplice e popolare da cui prendiamo le mosse, oltreché la più duttile per entrare nel cuore della violenza subita da Lucia, fino a condurla alla pazzia e all’omicidio. ho iniziato a comporre il racconto chiedendomi: come è possibile che una creatura così pura e docile possa esplodere in una furia omicida così improvvisa e terribile? Il mondo ha bisogno di Gaetano Donizetti, oggi più di ieri». Micheli racconterà quindi questa storia d’amore e le sue metafore senza tempo. Oggi a mezzogiorno, invece, secondo Aperitivo culturale dedicato all’opera donizettiana dal titolo Sospiri ardenti, amare lacrime, le parole moderne di Lucia con la giornalista Carla Moreni in dialogo con Francesco Micheli.
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