MACERATA - La lunga scia della stagione turistica maceratese non si arresta neanche per questo ultimo scorcio di 2021. Vigilia, Natale e Capodanno sono gli appuntamenti attesi dagli albergatori per ora relativamente toccati dall’entrata in vigore dell’obbligo del Super Green pass del 6 gennaio. La certificazione rafforzata non riguarda, infatti, l’ingresso in hotel (per gli ospiti è sufficiente avere il Green pass da vaccino, guarigione o tampone), mentre per la consumazione dei pasti (o per l’eventuale centro benessere e piscina annessi) dovrà essere esibita solo nel caso l’accesso ai servizi non sia esclusivamente riservato ai clienti della struttura.
Un tasto dolente questo, in quanto nel contesto provinciale molti alberghi aprivano di consueto durante il periodo natalizio le porte dei loro ristoranti non solo alla consumazione ordinaria, ma anche a cene e pranzi aziendali.
«Per il periodo natalizio la prospettiva è rosea e si prospetta un buon numero di presenze - dice Massimo Milani, presidente di Federalberghi Macerata e titolare dell’Hotel San Crispino a Trodica di Morrovalle -. Da alcuni giorni abbiamo anche pubblicato i nostri menu per Natale e San Silvestro. Le prenotazioni sono tutte marchigiane, con pernotti di una o due giornate». Rispetto allo scorso anno caratterizzato dalle chiusure ci sono segnali di ripresa, certo non paragonabili a prima della pandemia: «In periodo pre Covid in questo momento saremmo stati al completo - spiega Milani -, c’è ancora un po’ di paura che arrivino nuove restrizioni, ma qualcosa nel settore si muove: per Capodanno attendiamo un pullman di persone dal Sud Italia».
L’effetto del Super Green pass si rileva soprattutto nella quotidiana ristorazione: «Si è subito notata l’assenza delle persone che hanno deciso di non vaccinarsi e qualche perdita ci sarà, è inevitabile.
La neve ha già imbiancato invece i monti Sibillini e si attendono sciatori, appassionati e chi, fuori regione, ha qui una seconda casa oppure dei legami familiari: anche in questo caso camere occupate nella quasi totalità per i giorni rossi del calendario, mentre si inverte la tendenza nella ristorazione interna (ma per così dire “promiscua”) degli alberghi. «Abbiamo proposto i nostri pacchetti per la Vigilia e per il Natale - spiega Massimiliano Compagnucci dell’Hotel Terme di Sarnano -, in media la richiesta è per due notti, anche se qualcuno rimane fino a quattro giorni. Se da un lato l’albergo è quasi pieno, dall’altro le prenotazioni per il cenone e i pranzi hanno una diminuzione fisiologica».
Il Super Green pass non sta limitando neanche i pernotti “Dal Navigante” a Castelsantangelo sul Nera: «Per l’ultimo dell’anno abbiamo già parecchie prenotazioni, così come per il Natale - afferma Daniele Valentini -, stiamo lavorando in un buon clima, le persone rispettano le regole e per ora non ci sono stati problemi». A essere invitante è senza dubbio la voglia di stare sulla neve: «I turisti ci sono e la montagna in questo periodo conferma il suo fascino, molte anche le persone che prima del terremoto avevano una seconda casa e che nonostante tutto non vogliono tagliare il legame con questo territorio».