Macerata, polo scolastico alle Vergini: spunta una strada romana. La Soprintendenza ha chiesto ulteriori accertamenti

Macerata, polo scolastico alle Vergini: spunta una strada romana. La Soprintendenza ha chiesto ulteriori accertamenti
Macerata, polo scolastico alle Vergini: spunta una strada romana. La Soprintendenza ha chiesto ulteriori accertamenti
di Luca Patrassi
3 Minuti di Lettura
Venerdì 9 Febbraio 2024, 04:10 - Ultimo aggiornamento: 12:30

MACERATA Le ruspe tornano in azione alle Vergini, altro fronte caldo per l’amministrazione comunale impegnata nel realizzare un programma di edilizia scolastica che prevede la realizzazione di nuove sedi per vari istituti. L’emergere, diversi mesi fa, a ridosso dell’area interessata ai lavori per la costruzione della nuova scuola a servizio del rione Vergini, dei resti di una strada lastricata di origine romana, aveva aperto un dibattito e fatto registrare posizioni diverse, anche all’interno della giunta Parcaroli, sul se e sul come andare avanti.

Il dibattito

Da una parte quelli che considerano la realizzazione dell’opera prioritaria, nei tempi e nei modi fissati, e quelli che vorrebbero andare a vedere, verificare la consistenza di quanto emerso.

Ora emergono un paio di determine all’albo pretorio che indicano come la Soprintendenza sia intervenuta e chiesto ulteriori accertamenti ed è così che sono stati assegnati due incarichi professionali per le verifiche archeologiche del caso per un importo complessivo di circa 30mila euro. Nel dettaglio si tratta dell’estensione di un incarico che era già stato dato all’archeologo umbro David Lanzi (incarico integrato con 2.745 euro) e di un nuovo incarico da 28mila euro alla cooperativa Archeolab. L’assessore comunale all’Urbanistica Silvano Iommi aveva affidato a un post social la sua posizione sull’argomento: «Dal 2006 ad oggi iniziano ad essere molti i reperti di epoca romana rinvenuti nella zona alle spalle dell’odierna basilica di Santa Maria delle Vergini, anche l’attestazione che in quella zona era collocato il Castrum Ylicis, menzionato nel Regesto Fermano del 1030, si è abbastanza consolidata. Il toponimo poi è sopravvissuto e documentato come contrada Elci sino ai primi anni del secolo scorso. Ora anche le tracce di una importante strada romana che arrivava da Sud, attraversava la valle del Chienti, nella zona di Pausula, si inerpicava sul crinale del tempio primitivo forse dedicato al culto di Giunone, secondo le ipotesi di Libero Paci passava per l’odierna Macerata e si dirigeva verso Helvia Recina. Forse è meglio che l’area venga attentamente riesaminata nel suo valore archeologico, storico-testimoniale e ambientale prima di alterare definitivamente l’unico spazio verde rimasto che qualifica e può dare un carattere veramente innovativo e identificativo al nuovo quartiere delle Vergini». L’appello dell’assessore Iommi sembra essere stato raccolto dalla Soprintendenza che un paio di settimane fa, il 26 gennaio scorso, ha inoltrato un parere al Comune con il quale si prescrive la sorveglianza archeologica anche per lo scavo di splateamento.

© RIPRODUZIONE RISERVATA