MACERATA - Prima le ronde, poi le telecamere, infine era arrivato il Covid e la questione della movida molesta nel cuore della città sembrava passata in secondo piano, dimenticata per forza di cose dal lockdown, dalle chiusure dei locali e dal coprifuoco. Ora sono bastati pochi giorni di quasi riapertura a far riassaporare l’aria di prima. Non esattamente salutare, però. Mesi e mesi di stop forzato hanno indotto migliaia di giovani a riprendere le abitudini di prima, pur nei limiti del coprifuoco, ora spostato alla mezzanotte.
L’altra sera però il caldo e l’uso prolungato di alcol devono aver prodotto un microclima negativo in centro storico dove si sono registrate tre risse con giovanissimi che sono passati alle vie di fatto per motivi non noti. Botte prolungate con un fuggi-fuggi generale a cura dei passanti, poco interessati alla scena e timorosi di poter essere coinvolti. Non è dato sapere se qualcuno dei “manifestanti” abbia o meno fatto ricorso alle cure dei sanitari dell’ospedale provinciale di Macerata, di sicuro si è trattato di una notte alcolica, non il linea con quelle che erano annunciate come notti europee per via dei campionati di calcio. Più cazzotti che palloni si sono visti in centro l’altra notte.
Peraltro, sempre dal dopo Covid, sempre in centro c’è chi chiede di non far transitare le auto di sera, visto che i veicoli, specie nelle vie strette, fendono le ali di folla con i rischi di investimenti che ne conseguono.
Peraltro stasera, con inizio fissato alle ventuno negli spazi dell’auditorium della biblioteca Mozzi Borgetti in piazza San Giovanni, ci sarà un incontro tra il sindaco Sandro Parcaroli, esponenti dell’amministrazione comunale ed i commercianti del centro storico. Sul tappeto i problemi della categoria che opera nella parte antica della città ma è possibile si finisca con il parlare anche di viabilità e di sicurezza anche alla luce di quanto appunto accaduto l’altra notte con risse in alcuni punti del centro cittadini.
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