MACERATA «Sono molto contento, felice, emozionato e soprattutto riconoscente nei confronti di tutta la città per la decisione di intitolare lo stadio Helvia Recina a mio padre». Parole che tradiscono una certa emozione quelle di Gianluca Brizi, figlio di Pino, venuto a mancare meno di due anni fa all’età di 80 anni. Giovedì prossimo, 18 aprile, alle 15,30 si terrà la cerimonia di intitolazione dello stadio comunale Helvia Recina a Pino Brizi, a seguire si svolgerà un triangolare di calcio fra le formazioni giovanissimi di Maceratese, Portorecanati e Robur Macerata.
L’iter
L’iter burocratico è arrivato a conclusione dopo che due anni fa il consigliere comunale Andrea Perticarari aveva proposto di contitolare lo stadio al calciatore.
La cerimonia
Alla cerimonia, oltre a Gianluca parteciperà anche la sorella Michela e, se le condizioni di salute lo consentiranno, pure la moglie di Pino, Lena. «Saranno apposte due targhe allo stadio con l’intitolazione a mio padre, una in tribuna e l’altra sopra la biglietteria - conclude Gianluca Brizi -. Resterà sempre stadio Helvia Recina con accanto il nome di Pino Brizi questo lo voglio specificare perché so che i tifosi ci tengono anche al nome storico dell’impianto. Credo che sia giusto poi che ci sia un torneo con squadre giovanili a ricordare come anche partendo da una città di provincia si può arrivare in serie A se ci si applica, si lavora sodo e si è determinati». Dal canto suo il sindaco Sandro Parcaroli ha sottolineato come «siamo davvero orgogliosi di intitolare lo stadio comunale a Brizi, un maceratese che ha dato lustro alla città e che dallo sport locale è arrivato a toccare la sfera del calcio nazionale dimostrando nel campo, come nella vita, i solidi e sani valori dello sport» mentre l’assessore allo Sport, Riccardo Sacchi, ha ricordato la figura di «un uomo simbolo dello sport, un fuoriclasse che ha dato lustro alla nostra città. Brizi rappresenta un patrimonio che abbiamo il dovere di valorizzare e lo facciamo dedicandogli lo stadio comunale».