MACERATA - Da oggi al 5 marzo sono in didattica a distanza al 100% tutte le scuole superiori delle Marche, la seconda e la terza classe delle scuole medie della provincia di Ancona e di Macerata. Una decisione del presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, che è stata presa a seguito delle analisi sull’andamento epidemiologico effettuate dai servizi regionali della sanità che hanno evidenziato un incremento significativo del tasso di incidenza del contagio nella fascia d’età giovanili. Nel Maceratese sono 60 le classi in quarantena equamente divise tra infanzia, primaria, medie e superiori.
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Per ridurre la circolazione del virus in ambito scolastico nelle classi di età maggiormente colpite, si è quindi deciso di adottare un’ordinanza ad hoc. Ma se alle superiori, alunni, professori, personale scolastico e famiglie, sono più abituati al balletto di aperture e chiusure che ormai va avanti da settembre, qualche turbolenza in più la decisione la crea alle medie dove peraltro le prime classi restano in presenza. «Condivido il fatto che ci sono delle problematiche abbastanza significative in questo periodo riguardo la pandemia - dice Mara Amico, dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo “Lucatelli” di Tolentino, una delle città più colpite dalla variante inglese - . Non vedo però il senso di chiudere solo le seconde e terze delle medie. O chiudi tutto e non solo la scuola, oppure ciò serve a poco. La chiusura delle sole classi seconde e terme medie non è sufficiente ad arginare ciò che sta succedendo a mio parere. Abbiamo visto che i contagi li troviamo anche sui bambini più piccoli. Poi, se chiudono le scuole noi siamo attrezzati: i ragazzi hanno tutti gli orari, sanno come devono collegarsi con gli insegnanti. E’ chiaro però che la didattica a distanza non è la stessa cosa di quella in presenza. Abbiamo avuto recentemente 15 giorni di chiusura, dall’8 al 20 febbraio, ora ricominciamo con la dad. E questo anche nelle terze che dovranno sostenere gli esami».
L’organizzazione
Il fatto di mettere in dad anche le medie certamente comporterà un ripensamento anche per molti genitori che dovranno fare i conti con i figli in casa e il lavoro da portare avanti.