Cameriera palpeggiata e minacciata nel locale dove lavora: «È stato il padre di uno dei miei titolari»

Cameriera palpeggiata e minacciata nel locale dove lavora: «È stato il padre di uno dei miei titolari»
​Cameriera palpeggiata e minacciata nel locale dove lavora: «È stato il padre di uno dei miei titolari»
di Benedetta Lombo
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Mercoledì 3 Agosto 2022, 04:45 - Ultimo aggiornamento: 4 Agosto, 08:06

MACERATA  - Prima con una scusa l’avrebbe attirata in una zona del locale dove non c’era nessuno e non coperta dalle telecamere, l’avrebbe palpeggiata e poi la minaccia: «Ti conviene stare zitta, altrimenti non sai che ti succede». La giovane, una 20enne, sotto choc per l’accaduto, è stata costretta a sottoporsi a visita da uno psichiatra che l’ha indirizzata a un percorso di cure e supporto psicologico.

 
La querela
Nei giorni scorsi la ragazza, tramite il proprio legale, l’avvocato Simone Santoro, ha presentato querela alla Guardia di finanza di Civitanova. In base a quanto denunciato, l’episodio sarebbe accaduto il 24 giugno scorso in un bar della città costiera. La ragazza che lavora nel locale come cameriera stava effettuando il suo servizio in sala quando il padre di uno dei soci, molto più grande di lei, con una scusa, le avrebbe detto di seguirlo in ufficio per prendere una cosa, ma una volta sull’uscio, all’improvviso, si sarebbe voltato verso di lei toccandole il seno e il sedere e sfiorandole le labbra nel tentativo di baciarla.

La giovane si sarebbe quindi divincolata ma prima che potesse allontanarsi lui l’avrebbe minacciata: «Se parli non sai che ti succede».

Visibilmente sotto choc la ventenne era andata in bagno e lì aveva mandato dei messaggi a un amico raccontando l’accaduto poi, sollecitata dai colleghi che l’avevano vista stravolta, era scoppiata di nuovo in lacrime e si era confidata anche con loro. A casa invece non aveva detto niente, un po’ per paura un po’ per pudore.

La denuncia

Così il giorno dopo, temendo ripercussioni, era tornata al lavoro ma per lei quelle otto ore erano state un calvario. Rientrata a casa, si era fatta forza, e aveva detto tutto prima alla madre e poi al padre. Il passo successivo fu quello di rivolgersi a un avvocato, a lui aveva raccontato anche di avances precedenti sempre da parte dell’uomo, a partire da gennaio, ma di non aver detto nulla temendo di non essere creduta, sarebbe stata la sua parola contro quella del padre di uno dei soci del locale. Nei giorni scorsi, dunque, è stata depositata la denuncia per violenza sessuale e minaccia, ora sarà la magistratura inquirente a fare luce sul caso e stabilire i contorni della vicenda.

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