Macerata, dottoressa colpita, minacce
e porta sfondata: caos per la patente

Macerata, dottoressa colpita, minacce e porta sfondata: caos per la patente
di Luca Patrassi
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Sabato 6 Aprile 2019, 10:25
MACERATA - Un colpo al volto della dottoressa, la minaccia di interessare gli zingari per farle ancora del male e, a seguire, il tentativo di sfondare la porta della stanza dell’ambulatorio dell’Area Vasta 3 dell’Asur a Piediripa in cui si erano chiusi a chiave i tre medici della commissione chiamati ad esaminare i candidati al rilascio della patente di guida. Minuti di terrore l’altra sera nell’ambulatorio dell’Asur dove era in corso la seduta della commissione medica dell’Asur incaricata di verificare l’idoneità psicofisica dei candidati al rilascio delle patente di guida.
  
Tutto più o meno tranquillo fino a quando è arrivato il turno di un quarantenne maceratese: la certificazione prodotta non era idonea e la dottoressa stava appunto spiegando i termini della questione all’interlocutore che è invece passato alle vie di fatto scatenando il panico.
Una reazione inconsulta, probabilmente dettata da un equilibrio mentale scarso: la donna ha ricevuto un colpo al volto e per gli altri presenti la decisione è stata istantanea: tutti in una stanza e chiusura in attesa dei soccorsi mentre l’uomo ha tentato di sfondare la porta producendo comunque danni agli infissi della struttura pubblica. Grande la paura e per la donna aggredita fortunatamente nessuna grave conseguenza fisica dal colpo subito se non l’ansia provocata da quei momenti convulsi.
 
La dottoressa, responsabile di una unità operativa dell’Area Vasta 3, ha riferito l’episodio e sarà la polizia a valutare la vicenda a prescindere dal fatto che possa o meno essere sporta una querela. Quanto ai danni sarà l’ufficio tecnico dell’Asur a valutarli e a chiederne il rimborso al protagonista dell’aggressione. Resta l’evidenza di una aggressione che conferma la pericolosità intrinseca di certe situazioni, anche la verifica dell’idoneità per la patente di guida può rivelarsi un’attività a rischio, come purtroppo confermato da quanto accaduto l’altra sera nell’ambulatorio della commissione medica dell’Area Vasta 3 dell’Asur a Piediripa.
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