Il caso Apm infiamma il Consiglio. Laviano: «Servono subito soluzioni»

Il caso Apm infiamma il Consiglio. Laviano: «Servono subito soluzioni»
Il caso Apm infiamma il Consiglio. Laviano: «Servono subito soluzioni»
di Luca Patrassi
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Martedì 11 Ottobre 2022, 10:57

MACERATA Laviano show ieri pomeriggio in Consiglio comunale. La seduta dell’assise cittadina non aveva grandi argomenti all’ordine del giorno, un paio di delibere tecniche da approvare e un paio di mozioni in apparenza innocue quando sono state presentate, ma l’emergenza Apm ha reso bollente l’argomento dei trasporti trattato dal capogruppo di Strada Comune Alberto Cicarè per il disservizio di bus scolastici che da una zona della città arrivano in ritardo al polo ex Casermette. 

Due mozioni da affrontare, la maggioranza ha chiesto, in entrambi i casi, la trasformazioni delle mozioni in ordini del giorno: per quella sulla sicurezza stradale in viale Indipendenza, presentata dal consigliere dem Alessandro Marcolini c’è stato il no del proponente ed è stata bocciata (9 favorevoli e 16 contrari) mentre per l’altra - sui bus scolastici - il proponente Alberto Cicarè di Strada Comune si è detto favorevole ed è stata approvata con 19 voti a favore e 7 astensioni. In apertura erano state approvate le delibere per la registrazione del lodo arbitrale sul caso della Nuova Via Trento e sull’aggiornamento dei prezzi per alcuni appalti avviati, circa un milione di euro in più. Poi la mozione di Marcolini con la quale si chiede all’amministrazione la messa in opera di iniziative idonee a mettere in sicurezza i pedoni che transitano in viale Indipendenza. Seconda mozione ed alta tensione. Cicarè ha chiesto all’assessore di impegnarsi sul tema del servizio del bus scolastico. Nella replica l’assessore Laura Laviano ha letto un intervento per dire che aveva ricevuto la segnalazione di un genitore a settembre e che «nonostante fosse di domenica l’ho subito girata ai vertici di Apm, dopo 15 giorni ho ricevuto un’altra mail dallo stesso genitore ed allora ho segnalato ancora una volta il problema. 

Il presidente dell’Apm mi ha risposto dicendo che c’era un problema di costi dei carburanti e che era stata presentata una proposta di rimodulazione del servizio di trasporto. La politica non può non tenere conto dei tecnici, questo spiega i numerosi incontri che si sono tenuti con Apm da febbraio: la condivisione è alla base di tutto. Vediamo i grandi bus che passano vuoti, è uno schiaffo all’ambiente. Lo dico anche all’insegnante e consigliera Monteverde con i suoi ex studenti istruiti nel fare domande nei convegni, come a Cingoli, sulle presunte scelte scellerate della nostra amministrazione. Avete usato l’Apm come un bancomat. Il tpl non ha mai funzionato a Macerata, i parcheggi sono in sofferenza perché con il Covid c’erano meno persone e avete messo i parcheggi a prezzi ridicoli disincentivando l’utilizzo dei mezzi pubblici. Entro il mese qualcosa va fatto». 

«Stiamo studiando un nuovo modo di intendere la mobilità pubblica, trasporto pubblico locale gratuito per tutti i cittadini.

I piccoli inghippi sugli orari si risolvono magari con una mediazione con il dirigente scolastico, non è stato normale aver messo due scuole importanti all’ingresso di una città. Siamo stati dalla parte dei più deboli, dalla parte del commercio, sono passati solo due anni, aspettate». Stefania Monteverde non gradisce l’attacco personale ottenendo solo un intervento del presidente del Consiglio Francesco Luciani che invita i consiglieri ad essere rispettosi. Si va al voto con la mozione Cicarè che viene emendata, edulcorata in alcuni passaggi ed infine approvata.

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