Annullato il Montelago Celtic festival, la rabbia degli organizzatori: «Siamo osteggiati dalle autorità»

Annullato il Montelago Celtic festival, la rabbia degli organizzatori: «Siamo osteggiati dalle autorità»
Annullato il Montelago Celtic festival, la rabbia degli organizzatori: «Siamo osteggiati dalle autorità»
di Luca Patrassi
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Mercoledì 28 Luglio 2021, 06:25

MACERATA - Non si farà l’edizione 2021 del Montelago Celtic festival. Problemi di burocrazia pandemica. L’annuncio è stato dato dal suo ideatore Maurizio Serafini via social. E sulle prime, conoscendo l’autore del post, si è pensato a uno scherzo per vivacizzare la giornata, ma così non era. Montelago stop per volere della burocrazia. Operazione complessa, quella di non far svolgere un festival autoprodotto e quasi per intero autofinanziato che ha avuto il merito, in quasi venti anni, di far conoscere il nostro entroterra.

Ci sono aziende, enti locali che ogni anno investono decine di milioni di euro per raggiungere la credibilità e i risultati che ha il Montelago Celtic Festival, e c’è chi cancella così, al chiuso di una stanza, una ricchezza sociale ed economica (per il territorio) costruita negli anni con grandi sacrifici da un gruppetto di amici. Ed ecco cosa scrive Maurizio Serafini, che non ha bisogno di ulteriori specifiche professionali, lo conoscono tutti, al di fuori dalle stanze di un potere rimasto ancorato a logiche poco comprensibili.

 «Molti piangeranno, qualcuno finalmente riderà ma sull’esperienza del Montelago Celtic Festival scende la parola fine. Fine di un evento che in 18 anni ha rivitalizzato l’economia e il tessuto sociale di un entroterra sfinito, fine di un’operazione culturale che ha attratto pubblico da tutto il globo, fine di un sogno per molti giovani che nel Festival hanno riscoperto i valori di fratellanza, identità e futuro.

Fine di una manifestazione virtuosa anche nella gestione amministrativa (solo pochi spiccioli dalla Regione). Tutti dati di fatto che sono i contenuti dei bandi regionali ed europei e che purtroppo quando vengono realizzati sul serio preoccupano i burocrati che fanno delle sole parole e belle intenzioni il loro obiettivo».

Ed ecco cosa scrivono i promotori del Festival in una nota ufficiale: «Carissimi Montelaghisti, è con il cuore devastato dalla rabbia che siamo a comunicarvi l’annullamento forzato del Mcf 2021, previsto per il 7 agosto. L’evento, che aveva ottenuto il via libera necessario da parte del Comune di Serravalle di Chienti e della Regione Marche, è stato osteggiato in modo decisivo da parte delle autorità sanitarie e di ordine pubblico: Asur, Vigili del Fuoco, Questura e Prefettura di Macerata, nel corso di due lunghissimi tavoli tecnici, hanno espresso la contrarietà totale allo svolgimento del nostro amato festival... Noi ci eravamo mossi nel pieno rispetto delle normative anti-Covid 19, le stesse secondo le quali si stanno svolgendo tutti gli altri eventi: massimale di 1.000 posti, prenotazione obbligatoria, distanziamento, controllo certosino dei flussi in ingresso e in uscita. Ancor prima della ratificazione dell’ultimo decreto, stavamo vagliando persino la possibilità di un green pass obbligatorio. Non è bastato. La storica sfiducia nei confronti del festival da parte di alcuni enti provinciali ha portato alla formulazione di osservazioni e criticità che nulla hanno a che vedere con la pandemia in corso, secondo norme e leggi che, se egualmente applicate a tutti gli eventi, ci lascerebbero con un deserto culturale abitato solo da burocrazia e polvere».

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