La compagna del giovane papà aggredito: «Chiunque sia stato adesso deve pagare»

Le auto della polizia davanti alla questura
Le auto della polizia davanti alla questura
di Benedetta Lombo
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Mercoledì 20 Gennaio 2021, 04:45

MACERATA - «Spero che chiunque sia stato paghi come si deve». È lo sfogo della compagna del 36enne aggredito brutalmente sabato scorso in corso Cavour da due extracomunitari. L’uomo, padre di una bambina di due mesi, è ancora in prognosi riservata all’ospedale regionale di Torrette ad Ancona. Una volta che le sue condizioni lo consentiranno sarà sentito dagli inquirenti in merito all’aggressione subita quel tragico 16 gennaio. 

 

Da quanto è emerso i medici avrebbero provato per due volte a risvegliarlo, per poi decidere di continuare a lasciarlo sotto sedazione ancora per un po’. Le sue condizioni, comunque, sarebbero in via di miglioramento. Chi lo ha aggredito lo ha colpito in maniera selvaggia al volto e al torace, sfondandogli uno zigomo e rompendogli diverse costole. Quando i medici lo riterranno opportuno procederanno a sottoporlo ad un intervento maxillofacciale. Nel frattempo hanno raggiunto Macerata dal Veneto i genitori del 36enne che si sono recati in ospedale e sono vicini alla compagna con la bimba di soli due mesi.

Proprio lei ieri ha spiegato di non sentirsela di commentare l’accaduto, ma intervenendo in una conversazione su Facebook si è sfogata: «Spero che chiunque sia stato paghi come si deve». A dare un nome e un volto a quel “chiunque” saranno gli agenti della Squadra Mobile di Macerata impegnati in serrate e mirate indagini. Gli uomini agli ordini del commissario capo Matteo Luconi stanno infatti acquisendo le immagini catturate dalle telecamere di videosorveglianza posizionate nei pressi del luogo dove è avvenuto il pestaggio (vicino al bar Paolucci), da quelle immagini infatti, potrebbero emergere dettagli importanti, i volti degli aggressori o le loro fattezze, gli indumenti indossati. 

Sul caso il sostituto procuratore Rita Barbieri ha aperto un fascicolo per tentato omicidio, i poliziotti nell’immediatezza avevano raccolto le testimonianze di chi era nelle vicinanze in quel drammatico momento. Il 36enne aveva preso un aperitivo con degli amici, poi una volta in strada sarebbe stato aggredito da due extracomunitari. Non è ancora chiaro quale sia stato il motivo che ha scatenato tanta violenza, ma per gli inquirenti si tratterebbe di motivi futili.
 

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