Centro per lo sci di fondo ​ai Piani di Ragnolo, l’appello del consigliere Cocci: «Va riaperto il prima possibile»

Centro per lo sci di fondo ai Piani di Ragnolo, l’appello del consigliere Cocci: «Va riaperto il prima possibile»
Centro per lo sci di fondo ​ai Piani di Ragnolo, l’appello del consigliere Cocci: «Va riaperto il prima possibile»
di Monia Orazi
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Sabato 9 Dicembre 2023, 02:25 - Ultimo aggiornamento: 12:07
FIASTRA Per il secondo anno consecutivo non si potrà praticare sci di fondo ai Piani di Ragnolo. Restano chiuse le baite rifugio su cui l’amministrazione comunale aveva fatto eseguire dei lavori di efficientamento energetico. A chiedere di intervenire e riaprire le baite è il consigliere di opposizione Marcello Cocci, del gruppo di opposizione Fiastra Domani 



«Apprendiamo - afferma l’esponente di minoranza - che l’amministrazione comunale di Fiastra che ha la titolarità della struttura, dopo aver appaltato lavori per l’efficientamento energetico nei primi mesi del 2022, non solo ha mancato l’appuntamento per la riapertura nella stagione scorsa ma a dicembre 2023 si è fatta trovare impreparata. La storia dello sci di fondo di questa regione passa per Monte Ragnolo con la costruzione della prima baita rifugio nel 1976. La struttura è l’unica omologata per lo svolgimento delle gare nell’Appennino umbro marchigiano. Nel corso di quasi 50 anni, grazie al Cai Macerata e allo Sci Club Monteragnolo, Aquacanina si è imposta come il centro per lo sci di Fondo più organizzato e tuttora è l’unica struttura omologata per lo svolgimento delle gare nell’Appennino umbro marchigiano».

L'importanza della struttura

Cocci ricorda l’importanza della struttura e invita a riaprirla prima possibile: «Molti sono i nomi di coloro che si sono prodigati nel corso di questi anni per far crescere e per mantenere attiva la struttura - sottolinea ancora il consigliere -.

Ritengo che Acquacanina debba continuare ancora a scrivere la storia di questo sport nelle Marche e che le potenzialità di questo posto non siano mai state esplorate fino in fondo. Eviterò di esprimere le mie critiche e di esprimere il mio giudizio sulle responsabilità di questa assurda situazione. Per il bene di questa vallata mi auguro che si possano presto risolvere i problemi che impediscono la riapertura e invito chiunque sia in grado di rimediare a farlo prima possibile». L’auspicio è che si possa riaprire al pubblico il rifugio e battere le piste per poter praticare lo sci di fondo, in uno scenario incantevole.

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