Atac, bilancio con il segno positivo: il 2021 chiuso con un milione di utili. A fare da traino sono i settori acqua e gas

La presentazione del bilancio
La presentazione del bilancio
di Emanuele Pagnanini
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Giovedì 10 Marzo 2022, 07:40

CIVITANOVA - Un milione di utile nel 2021. Chiude con il segno positivo il bilancio dell’Atac il cui consiglio di amministrazione ieri ha presentato anche il budget per il biennio 2022 e 2023. Un previsionale che non si discosta dall’ultimo consuntivo: più 900 mila euro per l’anno appena iniziato e più 950mila euro per il prossimo.

Anni in cui, però, l’azienda totalmente partecipata dal Comune metterà in campo costosi investimenti. Il più importante riguarda la modernizzazione dell’illuminazione pubblica con lampade a led in ogni punto luce della città. 
«Per questo chiederemo al sindaco – spiega il presidente Massimo Belvederesi – di cambiare i rapporti tra Atac e socio unico, cioè il Comune. Ogni anno l’azienda riversa l’intero utile nelle casse comunali. Chiediamo invece di tenere una parte, potrebbe essere il 50% in Atac. Ciò consentirebbe una maggiore capacità di investimento e una patrimonializzazione dell’azienda». «Atac in questo modo non sarebbe più solo il salvadanaio del Comune – aggiunge il consigliere Ottavio Brini – e avrebbe la capacità di quel cambio di passo per migliorare ed aumentare i servizi. Pensiamo ad esempio al nuovo contratto per il calore». Si tratta del riscaldamento degli edifici pubblici per i quali si chiede una nuova convenzione sul modello dell’illuminazione pubblica, con affidamento all’Atac sia della manutenzione ordinaria che straordinaria. Alla conferenza stampa era presente anche il sindaco Fabrizio Ciarapica, socio unico Atac che sulla possibilità di far restare la metà dell’utile nelle casse dell’azienda rimane aperto. «Vedremo – dice –, è chiaro che bisognerà trovare l’equilibrio con il bilancio comunale, visto che le entrate dell’Atac sono usate per la spesa corrente. Però l’obiettivo di questa amministrazione è far crescere le proprie società. I dati sono molto positivi, soprattutto in relazione alle farmacie comunali quando con precedenti amministrazioni addirittura erano in perdita. Di sicuro non venderemo mai nulla, poiché crediamo che questo sia il modo migliore per dare servizi ai cittadini. Inoltre le aziende partecipate danno lavoro a numerose famiglie». 
In merito ad un’altra partecipata, la Civitas, il sindaco nega l’accorpamento con Atac. «Anzi, vogliamo dare ulteriori servizi alla Civitas oltre ai parcheggi e alla riscossione di tributi.

Non credo esista più il limite di un milione di fatturato annuo». Tornano ad Atac, sono in utile il settore acqua (600mila euro), il gas (500mila euro), le farmacie (370 mila euro), l’illuminazione e il calore (100mila euro) mentre non può che rimanere in perdita il trasporto pubblico (-180mila euro). «Da sottolineare – sottolinea infine il Cda, presenti anche Daniele Rossi e Federica Bianchini – che Atac non ha speculato con i tamponi, tenuti a prezzi molto bassi. Solo l’8% degli utili delle farmacie arrivano dai test».

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