La storia di Giovanni Passarelli, il re delle bibite analcoliche: dall’azienda di Cingoli al brivido del grande rally

La storia di Passarelli, il re delle bibite analcoliche dall’azienda al brivido del grande rally
​La storia di Passarelli, il re delle bibite analcoliche dall’azienda al brivido del grande rally
di Leonardo Massaccesi
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Martedì 17 Ottobre 2023, 02:45 - Ultimo aggiornamento: 12:19

CINGOLI - Non si fa condizionare troppo dal cronometro, per lui l’importante è completare la gara, ovviamente senza andare oltre il tempo massimo: parliamo dell’imprenditore e pilota cingolano Giovanni Passarelli, iscritto al Rally delle Marche, la 16^ edizione in programma a Cingoli sabato e domenica. Da sempre appassionato di auto, chiamato più volte come apripista (l’ultima sua uscita nella Sarnano-Sassotetto dell’anno scorso alla guida di una Cobra Americana degli anni ‘80), da circa 15 anni partecipa alle corse sulle strade sterrate. 


Ha partecipato ad una decina di edizioni del Rally delle Marche, ma conta anche diverse esperienze nel Rally Adriatico.

Passarelli è un imprenditore molto conosciuto nel settore della produzione di bibite (viene definito il re degli analcolici) che esporta anche all’estero e domenica sarà tra i partenti al 16^ Rally delle Marche, nella categoria N4. Con i suoi quasi 70 anni, (che compirà il prossimo 16 novembre) è il pilota più anziano alla gara del Balcone delle Marche. Sarà alla guida di una Subaru Impreza con il suo amico (secondo conduttore) Emiliano Ferrigno, residente a Monsummano Terme, in provincia di Pistoia.

La passione

«Ho sempre avuto una grande passione per le auto - racconta l’imprenditore e pilota di rally –. Corro per divertirmi con l’obiettivo di arrivare al traguardo, di finire le corse. I tempi sono importanti ma cerco di gareggiare con la testa, non ho traguardi “tricolori” da conquistare, per cui con il mio amico Emiliano restiamo sempre tranquilli. Questo non vuol dire che andiamo a fare una passeggiata. Sappiamo dove si può spingere di più e dove serve invece magari maggiore attenzione». Il miglior piazzamento? «L’anno scorso a Cingoli nel Rally delle Marche sono arrivato terzo nella mia categoria. È andata bene. Vediamo se quest’anno sarà possibile fare meglio. Ci vuole anche un pizzico di fortuna che non guasta mai. Basta poco per rimanere a piedi. Ma la cosa principale è arrivare in piazza Vittorio Emanuele II».


L’attività imprenditoriale è molto impegnativa, ma Passarelli riesce comunque a portare avanti la sua passione per il rally. «È l’unica passione che ho e mi ci dedico quando sono libero dagli impegni. Durante la settimana sono sempre in azienda e la domenica penso alle auto. Se posso i rally di Cingoli cerco di farli tutti anche perché conosco molto bene le strade sterrate dove si corrono le prove speciali. E poi sono percorsi molto competitivi che mettono a dura prova macchine e piloti». Va ricordato che domenica oltre al Rally delle Marche, quale quinta e penultima prova del Campionato Italiano Rally Terra, si corre anche la 2^ “Baja delle Marche”, ultimo atto stagionale del Campionato Italiano Cross Country.

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