Bambina caduta nel pozzo mentre rincorreva un gattino, si è salvata aggrappandosi a una corda. Morto il cucciolo

Bambina caduta nel pozzo mentre rincorreva un gattino, si è salvata aggrappandosi a una corda
​Bambina caduta nel pozzo mentre rincorreva un gattino, si è salvata aggrappandosi a una corda
di Leonardo Massaccesi e Giulia Sancricca
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Mercoledì 20 Luglio 2022, 02:40 - Ultimo aggiornamento: 21 Luglio, 08:02

CINGOLI - Corre dietro al suo gattino, ma finisce in un pozzo e precipita per più di sette metri. Ha rischiato la vita una bambina di Arcevia che ieri si trovava a casa dei nonni a Troviggiano di Cingoli, in contrada Poccioni, insieme alla sua famiglia. Era ora di pranzo, circa mezzogiorno e mezzo, quando la bambina di sette anni stava passeggiando con il papà e, insieme, stavano rientrando per sedersi a tavola.

Ad un certo punto, però, il gattino che la piccola portava tra le mani si sarebbe divincolato: la bambina è corsa dietro al cucciolo e, per riprenderlo, è salita su alcune assi di legno che servivano a coprire l’apertura di un pozzo, alta circa 30 centimetri da terra. Le assi hanno ceduto e la bambina è caduta, insieme al gattino (che purtroppo è morto), nel foro largo circa 60 centimetri. Ad attutire la caduta l’acqua in fondo al pozzo, profonda più di due metri. La bambina è riuscita a restare a galla fino a che il padre non le ha calato giù una corda, alla quale si è aggrappata fino all’arrivo dei soccorsi.
Tempestivo l’intervento dei vigili del fuoco di Macerata, dei sanitari del 118 dell’ospedale di Cingoli e dei carabinieri della locale stazione. Un lavoro di squadra, quello dei vigili del fuoco, che ha visto il caporeparto Aleandro Scuffia calarsi nel pozzo, seguendo le tecniche Saf (Speleo alpino fluviale). È arrivato fino alla bambina con una corda: una volta raggiunta, l’ha imbracata e riportata a terra, affidandola alle cure dei sanitari.

Sono stati attimi concitati, ma l’emozione dei soccorritori nel vedere la piccola viva tra le braccia del vigile del fuoco resterà indelebile. L’incidente, infatti, poteva finire in tragedia. L’acqua molto fredda - come ha constatato il vigile del fuoco che è sceso per recuperare la bambina - ha causato un principio di ipotermia alla piccola. E se la situazione fosse perdurata non sarebbe più riuscita a restare aggrappata alla corda. La piccola, invece, è rimasta sempre cosciente e collaborativa con chi cercava di aiutarla, seppur impaurita. I sanitari del 118, prima che la piccola venisse recuperata, avevano già allertato l’eliambulanza: problematico l’atterraggio di Icaro 2, proveniente da Fabriano, poiché nelle vicinanze non c’era un terreno adeguato. È per questo che i soccorritori si sono spostati in via Dante Alighieri e l’elicottero è atterrato in uno spiazzo. Accompagnata anche dalla mamma, la piccola è stata trasportata all’ospedale di Torrette. Il via vai dei soccorritori ha messo in allerta l’intera frazione di Troviggiano e contrada Poccioni. Sono stati momenti di preoccupazione tra i residenti. Non appena si è sparsa la voce che una bambina era finita dentro un pozzo è stato inevitabile pensare alle tragedie di Alfredo Rampi di quarant’anni fa e a quella del piccolo Rayan morto in Afghanistan a febbraio scorso. Per fortuna, però, in questo caso la vicenda ha avuto lieto fine, riportando la serenità a Cingoli.

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