I dettagli
In considerazione di quanto è emerso ed in assenza di documentazione che ne attestasse l’idoneità, gli articoli sono stati sottoposti a sequestro amministrativo, per violazione della normativa inerente la sicurezza dei prodotti. Nel corso del controllo, inoltre, sono stati trovati circa 2.600 articoli per fumatori (tra cui cartine arrotolate senza tabacco e filtri), soggetti ad imposta di consumo, che sono stati sottoposti a sequestro amministrativo per irregolarità ricadenti nel Testo unico delle accise, in quanto il commerciante è risultato sprovvisto della licenza per la vendita di generi di Monopolio. E infine, come detto, l’attività di controllo ha permesso di trovare oltre un chilo di infiorescenze di canapa indiana sfuse le quali, a seguito di un apposito esame, il cosiddetto Drop Test, sono risultate positive per la presenza di tetraidrocannabinolo (comunemente chiamato Thc), noto principio attivo della sostanza psicotropa prodotta dai fiori di cannabis, e di conseguenza sono state sequestrate.
La canapa
«La commercializzazione di canapa indiana - sottolinea la stessa Guardia di finanza -, seppur a fronte di un contenuto di Thc basso, tranne che per scopi terapeutici ed a fronte di stringenti autorizzazioni che coinvolgono cliente e fornitore, integra il reato di cui all’art. 73 del Dpr n. 309/90, riguardante la produzione, il traffico e la detenzione illecita di sostanze stupefacenti o psicotrope». Il titolare dell’esercizio commerciale è stato denunciato alla Procura di Macerata e segnalato alla locale Camera di Commercio e all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (in questi ultimi due casi per i provvedimenti di rispettiva competenza sotto il profilo amministrativo). L’operazione di servizio si inserisce in un più ampio dispositivo di controllo a tutela dell’economia legale per garantire una protezione efficace dei consumatori e un mercato competitivo.
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