«Non trovo camerieri e cuochi: nessuno vuole lavorare il fine settimana», la denuncia della vincitrice di “4 ristoranti”

«Dopo il Covid la situazione del personale in questo mondo è disastrosa. Tanti professionisti eccezionali hanno mollato, magari riscoprendo la bellezza di stare il sabato sera sul divano con i figli»

«Non trovo camerieri e cuochi, nessuno vuole lavorare il fine settimana»: la denuncia della vincitrice di "4 ristoranti"
«Non trovo camerieri e cuochi, nessuno vuole lavorare il fine settimana»: la denuncia della vincitrice di "4 ristoranti"
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Venerdì 2 Febbraio 2024, 09:00

Vincere 4 ristoranti, una delle trasmissioni di cucina più celebri della tv, è sicuramente un grande traguardo per le attività del settore: Micol Zornella, con la sua Antica Amelia Bistrot, ci era riuscita. Dopo la vittoria era convinta che davanti a lei si sarebbe prospettato un futuro roseo, fatto di crescita e successi per il suo ristorante, ma non è stato così. La chef si è trovata costretta ad un cambio drastico: dal prossimo 7 febbraio, infatti, gestirà completamente da sola la sua attività, riducendo il numero di coperti a 12 in un unico grande tavolo, occupandosi lei stessa sia della cucina che del servizio. 

Nel 2022 lo chef Alessandro Borghese si è recato a Verona per scoprire quale fosse il ristorante più romantico della città, nell'ambito ovviamente di una puntata della sua trasmissione 4 ristoranti, che vede sfidarsi quattro ristoratori proprietari di locali dotati di una caratteristica comune. Tra gli sfidanti della puntata c'è Micol Zornella, proprietaria dell'Antica Amelia Bistrot, un piccolo ristorante di appena 24 coperti nel cuore del centro storico di Verona. 

Il bistrot di Micol si distingue per romanticismo e raffinatezza, portando la giovane chef a trionfare sui colleghi ristoratori. Il morale è altissimo e Micol vede davanti a sé un futuro lucente, tanto da pensare anche ad una possibile espansione a Londra.  

L'entusiasmo però non dura molto. Già verso la fine dell'anno Micol inizia ad avere dei ripensamenti non solo riguardo possibili ampliamenti, ma anche sul suo stesso bistrot. 

Queste le sue parole: «Dopo il Covid la situazione del personale in questo mondo è disastrosa.

Tanti professionisti eccezionali hanno mollato, magari riscoprendo la bellezza di stare il sabato sera sul divano con i figli. Con le nuove leve ci ho provato, ma è durissima: chi non vuole legarsi i capelli perché “non sto bene con la coda”, chi non vuole lavorare il fine settimana, chi semplicemente non si presenta quando è di turno. Tutto questo si ripercuote sul lavoro e sul servizio che io volevo garantire. Non stavo bene, non mi sentivo felice. Così a fine anno ho congedato il personale e ho chiuso tutto». 

La chef quindi per un momento ha mollato, in preda alla sconforto causato dalla situazione che ha descritto. Durante un periodo di rigenerazione in montagna, però, ecco che arriva un'idea per ricominciare. 

Per affrontare le difficoltà sempre crescenti di trovare personale, Micol ha deciso che nel suo ristorante ci sarà un unico tavolo, dove la chef servirà personalmente i piatti cucinati per i clienti. È questo il progetto che prende il nome di The table, proprio a richiamare il vecchio tavolo in legno della nonna, che verrà utilizzato, opportunamente riadattato. 

Nel nuovo bistrot di Micol ci sarà quindi un solo grande tavolo da 12 posti, dove gli ospiti condivideranno con estranei il pranzo o la cena, con la chef che prenderà da sola le redini sia in cucina che in sala. Le nuove regole: quattro giorni di apertura settimanale (da mercoledì a sabato), menù fisso (uno diverso ogni sera, vini compresi per circa 80 euro), prenotazione obbligatoria e rigorosamente online. Sarà una sorta di casa-ristorante, una scommessa che Micol fa soprattutto con se stessa. 

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