PESARO Il percorso espositivo di “Sondare l’altrove” ospita “Aruspice”, per includere, accogliere, comprendere e rigenerare lo spazio dello studio fotografico di Michele Alberto Sereni che, con l’artista Nevio Mengacci e la curatrice Milena Becci, ha ideato il progetto con la volontà di attivare connessioni.
Il percorso
Sabato, 13 gennaio, dalle ore 18 alle 20, all’interno dello studio pesarese (nel centro commerciale Mimosa, in via Federici), continua dunque il percorso di accoglienza iniziato nel 2018 con un nuovo appuntamento, della durata di una singola giornata, la cui protagonista è Chris Rocchegiani, pittrice iesina, che presenta un progetto installativo di grande intensità.
La ripartizione
Il manufatto si presenta suddiviso in 16 regioni marginali (che rappresentano la ripartizione della volta celeste) e 24 regioni interne. Ciascuna regione, sia interna che esterna, riporta inciso il nome di una divinità. Nella superficie del fegato, a destra, emergono tre protuberanze che corrispondono a tre elementi anatomici: la più piccola, di forma semi mammellare, rappresenta il processus papillaris, la seconda, molto simile ad una piramide, il processus pyramidalis, la terza, di forma molto allungata, la cistifellea. Gli etruschi ritenevano che il fegato rappresentasse l’origine del mondo e erano giunti a questa convinzione dopo aver osservato che, in ogni madre, la comunicazione con il feto avviene attraverso il cordone ombelicale che si connette al fegato (inciso sul modello bronzeo). Gli aruspici divisero il mondo in due parti: chiamarono destra quella che stava sotto settentrione e sinistra quella che era sotto la parte meridionale della terra. Chris Rocchegiani ha deciso di pensare allo spazio dello studio pesarese come se esso stesso fosse il fegato di Piacenza, orientandolo secondo le coordinate nord-sud-est-ovest. È così che in concomitanza delle tre protuberanze vengono installati tre lavori pittorici liberi sul davanti e sul retro che scandiscono lo spazio definendo un percorso, definito e arbitrario nello stesso tempo, in cui è centrale la forte e profonda volontà di connessione tra l’artista e sua figlia Bianca. Ingresso libero. Info: 3294969275.