Della riapertura delle discoteche - unico settore per il quale non c'è ancora una data chiara per la ripresa dell'attività - si discuterà dopodomani al ministero della Salute. Con ogni probabilità si tratterà di fissare un rigido protocollo con misure di sicurezza dettagliate anche per evitare quanto accadde l'anno scorso, quando alcuni focolai di Covid furono scoperti (in ritardo) fra agosto e settembre fra il personale e poi fra i clienti di alcune note discoteche sarde. Secondo indiscrezioni fra le ipotesi sul tappeto ci sarebbe anche quella di una riapertura a partire dal primo fine settimana di luglio che cade a inizio mese.
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Via libera col green pass?
Una delle possibilità che saranno esaminate è quella di far aprire le discoteche per i soli clienti vaccinati o in possesso di green pass. È una tesi cara al sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri. «Non vedo rischi - ha detto Sileri - cse si balla con tutte persone vaccinate, o tamponate o guarite, anche perché il green pass va usato».
I presidenti delle Regioni sono su posizioni ancora più dure e nei giorni scorsi si sono battuti perché il tema delle riaperture delle discoteche entrasse nell'agenda del governo Draghi.
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I gestori, nel frattempo, battono il ferro finché caldo e fanno fare capolino a manifestazioni di disobbedienza civile: «Se entro il prossimo 21 giugno, data dell'eliminazione definitiva del coprifuoco, il governo non si esprime anche per la riapertura delle discoteche, decideremo di riaprire indistintamente le nostre attività dal primo luglio», ha annunciato il Silb, il sindacato dei gestori delle sale da ballo.
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Ira gestori - «Non sono stato informato.
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