Un tenero bacio, e le mani che accennano ad una carezza. Si vedono in mattinata. E’ lei, Niva Bazzan, ex infermiera, che arriva, in carrozzella, in Chirurgia, dove è ricoverato il marito, Carlo Martelli, chirurgo in pensione.
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Signora Niva, si è accorta della presenza dei malviventi in casa?
«No. Stavo dormendo nella mia camera, quando sono stata svegliata a ceffoni. Poi mi hanno scaraventata a terra».
E poi cosa è successo?
«Mi hanno legata e mi hanno messo dello schotch sulla bocca. E subito mi hanno trascinata nella camera dove c’era mio marito. Lui aveva le mani e i piedi legati con il cavo del computer».
Cosa ricorda dell’aggressione, si è resa conto di quanto stava accadendo in casa?
«Ci dicevano “vi facciamo a pezzettini se non ci dite dov’è la cassaforte”, e ho visto il volto di Carlo pieno di lividi. E continuavano a prenderlo a pugni in faccia, perché lui diceva che la cassaforte in casa non c’era. Poi se la sono presa con me: ricordo che non
Quando ha visto il sangue della ferita che le hanno inferto cosa ha pensato?
«
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Martedì 25 Settembre 2018, 00:34 - Ultimo aggiornamento:
15 Marzo, 13:49
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