Ascoli, niente concordato
Martedì il crac annunciato

Nicoletti assediato dai tifosi prima dell'assemblea di oggi
Nicoletti assediato dai tifosi prima dell'assemblea di oggi
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Domenica 15 Dicembre 2013, 12:05 - Ultimo aggiornamento: 16 Dicembre, 10:40

ASCOLI - "Domani mattina alle 9 fissata in seconda convocazione l'assemblea degli azionisti dell'Ascoli calcio ma noi gi alle 8:30 abbiamo un appuntamento presso la procura della Repubblica".

Lo hanno detto al termine della partita Ascoli-Gubbio l'amministratore unico della società bianconera Costatino Nicoletti e il responsabile dell'area tecnica Raffaele Auriemma. Dunque anche la magistratura verrà interessata alle vicende legate alla gravissima crisi economica della società bianconera.

Quella di oggi è stata una giornata convulsa per Ascoli. Roberto Benigni, azionista di maggioranza, non si è presentato all'assemblea straordinaria, andata a vuoto. Ha mandato i suoi legali a chiedere a Nicoletti di firmare una richiesta di concordato preventivo da consegnare al Tribunale di Ascoli in vista delle tre istanze di fallimento che verranno discusse martedì mattina. L'ex amministratore si è però rifiutato, e ora la strada del fallimento sembra inevitabile, a meno di colpi di scena.

In mattinata Nicoletti ha annunciato che domani avrebbe presentato un'altra istanza di fallimento. Nel pomeriggio ha corretto il tiro. "Mi dicono i miei avvocati che non è più necessario, bastano quelle che già ci sono". La città segue con ansia l'evolversi della situazione e spera che il fallimento apra la strada ad una nuova società in grado di salvare il titolo sportivo e il campionato di appartenenza, la Lega Pro Prima Divisione. In questo avrà un ruolo il sindaco di Ascoli Guido Castelli.

"Possiamo tranquillizzare i tifosi sul fatto che non stiamo perdendo un solo istante del nostro tempo - spiega - e al momento opportuno, sulla base di quanto sarà avvenuto in maniera ufficiale, non ci faremo trovare impreparati. Non permetteremo di cancellare la gloriosa storia dell'Ascoli Calcio, un patrimonio della nostra città, del Piceno e del calcio italiano".

Nel frattempo la squadra è scesa in campo per affrontare il Gubbio. Per vincere non sono bastati gli scaramantici calzettoni rossi indossati dai calciatori in ricordo del patron Costantino Rozzi, di cui il 18 dicembre ricorre il 19esimo anniversario della morte, e nemmeno il ritorno all'inno ufficiale di 40 anni fa. È finita 0-0, ma fra i giocatori c'è grande incertezza sul futuro: improbabile che domani la società possa rispettare la scadenza del pagamento degli stipendi.

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