Costi all’insù e comunità energetiche, si muove il Comune di Porto Sant’Elpidio: ultimi giorni per l’intesa

Costi all’insù, si muove il Comune di Porto Sant’Elpidio: ultimi giorni per l’intesa
Costi all’insù, si muove il Comune di Porto Sant’Elpidio: ultimi giorni per l’intesa
di Sonia Amaolo
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Lunedì 19 Febbraio 2024, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 12:23

PORTO SANT'ELPIDIO Comunità energetiche, uscito il decreto attuativo, non ci sono più scuse a procedere. Dalla pubblicazione della normativa sul sito del ministero dell’Ambiente e dalla sua entrata in vigore il 24 gennaio ci sono 30 giorni per approvare le regole operative che dovranno disciplinare le modalità e le tempistiche di riconoscimento degli incentivi, per cui questa settimana è quella della partenza, si può presentare richiesta di finanziamento entro 45 giorni dall’approvazione delle regole.

Il sostegno

C’è un contributo a fondo perduto fino al 40% dei costi ammissibili finanziato dal Pnrr e rivolto alle comunità i cui impianti sono cui impianti sono realizzati nei Comuni sotto i cinquemila abitanti, e non è questo il caso di Porto Sant’Elpidio, ma c’è una tariffa incentivante sull’energia rinnovabile prodotta e condivisa per tutto il territorio nazionale, e questo può essere il caso di Porto Sant’Elpidio.

Se ne parla da mesi, dall’insediamento della nuova giunta e per la verità già dalla campagna elettorale, ora si tratta di essere pronti a sfruttare l’occasione che si presenta per non perdere il treno. L’argomento sarà oggetto di ampio dibattito martedì 27 in Consiglio, con la mozione della consigliera Pd Annalinda Pasquali, che da vicesindaco e assessore all’Ambiente in passato è stata particolarmente attiva su più fronti.

Molto attento all’argomento è il capogruppo di Fratelli d’Italia Giorgio Marcotulli, che a novembre aveva organizzato anche un incontro al Gigli per affrontare l’argomento con gli esperti nel focus sul tema della transizione. Bisogna farsi trovare preparati per non perdere il treno, dicevamo, perché l’argomento è complesso, si tratta di capire come strutturare un progetto con dentro tutti gli aspetti in materia economica, finanziaria e ambientale. Il tutto dovrebbe strutturarsi con un partenariato pubblico-privato. Era stato a Porto Sant’Elpidio per l’occasione del convegno al Gigli il dirigente regionale Massimo Sbriscia che aveva parlato di una legge specifica esistente nelle Marche sulle comunità energetiche per cui sono previsti finanziamenti e si attendeva solo il benedetto decreto che è appena stato pubblicato, lo si attendeva non oltre i primi mesi dell’anno e con i tempi ci siamo.

Pronta anche la Provincia, con il presidente Michele Ortenzi, che ha evidenziato a più riprese la necessità di programmare queste comunità e tra i più convinti in assoluto c’è il sindaco Massimiliano Ciarpella che ritiene fondamentale approfondire la tematica con le università, le imprese di settore e la Regione, cioè tutti quelli che hanno una competenza tecnica per passare dalle parole ai fatti. Il punto è creare una rete di soggetti in grado di avviare queste comunità energetiche.

La procedura

Semplificando, è necessario un soggetto giuridico che metta insieme Comuni, piccole e medie imprese, professionisti, pubblico e privato. L’autonomia energetica significa risparmio per il Comune che giocherebbe un ruolo fondamentale in quanto proprietario di un patrimonio pubblico da mettere a disposizione.

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