Imbrattato il casotto per disabili, writers ripresi dalle telecamere: ora rischiano una multa

Imbrattato il casotto per disabili, writers ripresi dalle telecamere: ora rischiano una multa
Imbrattato il casotto per disabili, writers ripresi dalle telecamere: ora rischiano una multa
di Sonia Amaolo
3 Minuti di Lettura
Sabato 6 Aprile 2024, 04:10 - Ultimo aggiornamento: 11:28

PORTO SANT'ELPIDIO Vandali sul lungomare, tagger scatenati in spiaggia. Scarabocchi sul casotto per disabili. Si tratta di adolescenti, sono stati tutti ripresi dalle telecamere, tra loro c’è una ragazza. Se identificati scatteranno le multe a casa e a pagare saranno i genitori.

Le segnalazioni

Ma non sono solo i teenager ad assumere atteggiamenti strambi. Anche gli adulti si danno da fare. Infatti, nel controllo della videosorveglianza in centro da parte della polizia municipale, è spuntata anche l'immagine di un signore nell’atto di espletare il più classico dei bisogni fisiologici in piazza Garibaldi. Tornando al caso del lungomare va detto che non è street art ma è reato per deturpamento e imbrattamento, articolo 639 del codice penale. Se l’amministrazione ne verrà a capo, si prevedono multe da 200 euro.

Questi ragazzini dallo spray facile, che segnano il passaggio sporcando casotti, muri, giochi al parco, si fanno anche i video col telefonino e li fanno circolare in rete.

La mappa dei vandali dello spray è lunga, ma stavolta hanno esagerato e su Facebook sono partite le intemerate. Il sindaco Massimiliano Ciarpella scrive nel post che «come in molti hanno notato, nei giorni scorsi è stata deturpata con scritte spray e danneggiata una struttura sul nostro lungomare. Mi rivolgo direttamente a chi ha compiuto questo gesto. Ragazzi, forse avete pensato a una bravata innocente. Non lo è. È un reato, perseguibile d’ufficio. Probabilmente vi è sembrato un casotto inutile, non sapete che quel locale è utilizzato come bagno per disabili e custodisce attrezzature, come le sedie da mare job, per la spiaggia per persone con disabilità. È un luogo simbolo di inclusività, che permette anche a chi è meno fortunato di godersi il nostro mare».

L’avvertimento

Dopo la ramanzina scatta l’avvertimento: «Abbiamo immagini chiare degli imbrattatori in azione, non servirà molto tempo per individuare gli autori. Vi consiglio un gesto di consapevolezza: fatevi avanti e ammettete le vostre responsabilità. Con l’augurio che questo episodio ci ricordi che la città non è di qualcuno, ma di tutti, tenerla pulita e non imbruttirla tocca a ciascuno di noi». Anche il vicesindaco Andrea Balestrieri si fa sentire via social: «Faremo tutto quello che serve per ripristinare i luoghi danneggiati ma soprattutto faremo del tutto per individuare i ragazzi che hanno compiuto tutto ciò. Il senso di comunità si apprende anche amando la propria città». Il popolo della rete si scatena, qualcuno invita a far pagare i danni alle famiglie e un consigliere di minoranza si dice d'accordo con il sindaco per la presa di posizione contro gli imbrattatori.

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