PORTO SAN GIORGIO - Potrebbe arrivare in un paio di mesi, ma di sicuro sarà entro l’estate: si lavora a spron battuto per assemblare il ponte sul fiume Ete. Al momento si sta procedendo, direttamente nell’officina, a montare le componenti. «La ditta – spiega l’assessore comunale fermano ai Lavori pubblici Ingrid Luciani – sta facendo questo, poi una volta montato dovrà essere calibrato». Queste sono le operazioni, dopodichè si procederà a smontarlo e rimontarlo in loco, sul fiume Ete, per collegare le due sponde del fiume che separa Fermo e Porto San Giorgio.
«L’assemblaggio – dice il sindaco di Fermo Paolo Calcinaro – e il successivo varo in loco, dovrebbero avvenire prima dell’estate, poi bisognerà attendere per l’utilizzo».
Preparato il terreno presto arriverà la rampa di accesso al futuro ponte. Dettaglio già realizzato da tempo dal lato di Marina Palmense nel comune di Fermo. Un’opera che, come noto, vede i due comuni coinvolti al 50% per realizzarla. Insieme le due città hanno presentato nel 2018 il progetto alla cittadinanza, con Porto San Giorgio che si è occupata della parte urbanistica e Fermo che invece sta seguendo la parte dei lavori. Quindi il primo assegnamento con gara nel 2019, l’inizio dei lavori, tra operazioni preliminari e lavori già conclusi. Quindi il Covid, rallentamenti, la lievitazione del prezzo dell’acciaio, e ancora la rescissione del contratto e la nuova gara, con i lavori consegnati alla Rete temporanea di imprese che li sta portando avanti, con le operazioni sopraccitate, ormai un anno fa. Finora ci sono il ponte principale, quelli in acciaio, i muri, le due piste ciclabili lato Fermo e Porto San Giorgio. Si inizia quindi, si diceva, a vedere sempre più intensa la proverbiale luce in fondo al tunnel, per l’opera tanto attesa da anni, che collegherà le due città e garantirà anche una maggiore sicurezza.
L’opera
L’opera, come già si è detto fin dai primi momenti della progettazione, rientra nella Ciclovia Adriatica, che riguarda sei Regioni, con le Marche capofila, un’opera davvero importante sia dal punto di vista ambientale e della mobilità sostenibile sia da quello turistico. E così il ponte verrà ad essere parte dell’intera Ciclovia Adriatica. In totale, tra ponte e ciclabili, l’opera, finanziata con fondi europei distribuiti dalla regione e in cofinanziamento in parti uguali tra i due comuni, sarà lunga 1500 metri, di cui circa 965 per la ciclabile sangiorgese, 420 per quella fermana, 120 metri di ponte.