Il regista monturanese Minervini
vince il David di Donatello

Roberto Minervini
Roberto Minervini
di Massimiliano Viti
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Martedì 13 Maggio 2014, 16:47 - Ultimo aggiornamento: 17:01
MONTE URANO - Il miglior documentario di lungometraggio Premio David di Donatello 2014 : Stop the Pouding heart- Trilogia del Texas, atto III di Roberto Minervini". E' il testo dell'annuncio con il quale il regista monturanese, ora residente a Houston, ha vinto il prestigioso David di Donatello, superando anche l'acclamato "Sacro Gra" di Gianfranco Rosi e gli altri candidati: "Dal Profondo" di Valentina Pedicini, "Il Segreto" di Cyop&Kaf, "In Utero Srebrenica" di Giuseppe Carrieri e "L'amministratore" di Vincenzo Marra. A deciderlo è stata la giuria composta da Andrea Piersanti (presidente), Francesca Calvelli, Enzo Decaro, Leonardo Diberti, Paolo Fondato, Enrico Magrelli, Lamberto Mancini, Mario Mazzetti e Paolo Mereghetti. La cerimonia di premiazione della 58esima edizione del premio verrà seguita in diretta il 10 giugno dalle 19 su Rai Movie dagli Studi Nomentano 5 e in differita su Rai 1. Dopo la partecipazione al Festival di Venezia 2012 con Low Tide, il secondo atto della trilogia texana, quella al Festival di Cannes 2013, il David di Donatello rappresenta un'altra gemma di un palmares che sta cominciando a diventare importante per un regista che, da sempre appassionato di cinema, ha cominciato a girare film dopo la tragedia dell'undici settembre 2001 quando, residente a New York, ha lasciato il suo lavoro di consulente finanziario per seguire la sua passione. Roberto Minervini, 44 anni a luglio, è nato a Fermo e cresciuto a Monte Urano sotto gli occhi di papà Renato e mamma Luigina, entrambi molto conosciuti nel Fermano. Fino alla laurea ha frequentato l'ambiente monturanese, poi ha cominciato a girare il mondo da Barcellona a Londra, da Roma a New York, poi Manila e ora Houston dove risiede tuttora insieme alla moglie Denise e ai suoi due figli: Luca (3 anni) e Giada (1 anno e mezzo). Minervini sta lavorando per i preparativi del nuovo film, una coproduzione franco-italiana, le cui riprese sono iniziate pochi giorni fa, in Louisiana e dureranno tre mesi. "Il mio è un cinema reale, verace e difficile. Riprendo storie vere senza attori professionisti, senza prove e con pochi ciak" ha affermato Minervini sulle nostre colonne. "Lavoro con gente del posto con cui ho empatia. Giro in diretta, con una camera a mano, con poca gente attorno e una minima manipolazione dopo le riprese. Il budget? Stop the pounding heart è costato 50.000 dollari. A Cannes, il secondo film low cost in classifica dietro al mio aveva un budget di 5 milioni di dollari".
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