Fermo, lo chiamavano Marinelli
A Capodarco l'attore del momento

Luca Marinelli
Luca Marinelli
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Lunedì 20 Giugno 2016, 13:05 - Ultimo aggiornamento: 14:35
FERMO - Dopo le prime due serate con Ivan Cotroneo (“Un bacio”) e Claudio Giovannesi (“Fiore”), il Capodarco L’Altro Festival prosegue con il film capolavoro e con il vero mattatore dell’ultima stagione cinematografica italiana.
Domani, martedì 21 giugno, ore 21.15 - in terrazza o in sala pranzo a seconda delle condizioni metereologiche - la Comunità di Capodarco ospita “Non essere cattivo”, opera postuma di Claudio Caligari prodotta da Valerio Mastandrea. A presentarlo, intervistato da Dario Zonta, l’attore Luca Marinelli, protagonista del film insieme ad Alessandro Borghi e reduce dal successo di "Lo chiamavano Jeeg Robot".

“Non essere cattivo” è ambientato a Ostia nel 1995. Vittorio e Cesare hanno poco più di vent'anni e non sono solo amici da sempre: sono "fratelli di vita". Sono figli della borgata romana sottoproletaria, con una vita di eccessi: notti in discoteca, corse in auto, alcool, droghe sintetiche e spaccio di cocaina. Vivono in simbiosi ma hanno anime diverse, entrambi alla ricerca di una loro affermazione.  Dopo esser stato designato come rappresentante italiano agli Oscar 2016, “Non essere cattivo” ha appena ottenuto il Nastro d’argento come film dell’anno.

Luca Marinelli, romano, 32 anni, con gli ultimi due film usciti nel 2015 si è affermato come uno degli attori più importanti del cinema italiano (oltre a vantare un’importante carriera teatrale con Dante Cecchi). Già protagonista in “La solitudine dei numeri primi” di Saverio Costanzo (2010) e nel cast di “Tutti i santi giorni” di Paolo Virzì (2013), è stato appunto Cesare nel film di Caligari e ha vinto il David di Donatello come miglior attore non protagonista per “Lo chiamavano Jeeg Robot” di Gabriele Mainetti (2015).
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