Aggredita dai cani, Tre Archi ora chiede aiuto: «Basta, evitiamo altri rischi. Sottovalutati quei pericoli»

Aggredita dai cani, Tre Archi ora chiede aiuto: «Basta, evitiamo altri rischi. Sottovalutati quei pericoli»
Aggredita dai cani, Tre Archi ora chiede aiuto: «Basta, evitiamo altri rischi. Sottovalutati quei pericoli»
di Sonia Amaolo
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Martedì 24 Gennaio 2023, 05:55 - Ultimo aggiornamento: 11:26

FERMO - Esplode il caso della 52enne di Lido Tre Archi azzannata da due rottweiler a Ripatransone sabato notte e di cui abbiamo riferito ieri in cronaca di San Benedetto. La donna è stata ricoverata in codice rosso all’ospedale di San Benedetto e poi trasferita ad Ancona. Era stata aggredita dai molossi intorno a mezzanotte in una casa di campagna. Era lì per fare le pulizie. I soccorritori l’hanno trovata a terra in un lago di sangue. A Lido Tre Archi, dove vivono la donna e il proprietario dei cani, sono convinti che la tragedia si poteva evitare.

 
L’appello


I residenti di via Tobagi, dove abita il proprietario degli animali temono per il futuro. Alcuni evitano di uscire di casa per non incrociare i cani lasciati liberi di girare per le scale, lasciati anche incustoditi sotto il portico. Nelle ultime due settimane quattro persone sono state aggredite. Dal 2020 si sono registrati diversi casi del genere e sono intervenute, a più riprese, le forze dell’ordine ma il problema va risolto a monte, con il supporto dei servizi sociali. Indaga la Questura, i rottweiler sono in custodia nell’Ascolano, finiranno in un canile, allontanati, si spera, da chi ha dimostrato di non sapersene prendere cura. Sui fatti di Ripatransone si dovrà fare chiarezza, perché quei cani erano lì, perché il proprietario era lì.

Su questo fronte vanno avanti le indagini ma nel frattempo, dopo l’operazione nell’Ascolano, ieri mattina c’è stato un blitz a Fermo.

La polizia, con i vigili del fuoco e l’autoscala, il personale dell’Ast e i volontari Enpa, sono entrati in un appartamento in via Tobagi e hanno recuperato 5 cani e 10 gatti che erano chiusi nell’appartamento, incustoditi. Una proprietaria di una seconda casa a Tre Archi confida: «Tre anni fa ho denunciato il proprietario di quei cani, erano cuccioli allora ma erano già belli grossi. A dirla tutta stiamo aspettando lo sgombero dell’appartamento. Abbiamo segnalato il caso anche alla Prefettura».

La sezione provinciale Enpa si costituirà parte civile. I referenti fermani dell’associazione, che ieri mattina hanno recuperato cani e gatti, ringraziano Questura, vigili del fuoco, Asur e residenti per il supporto. L’Enpa ha scritto anche al Comune, chiede un censimento degli animali, visti gli ultimi accadimenti. Nel quartiere sale l’indignazione. Il comitato Corta presenterà una denuncia «per vedere se ci sono state omissioni - dice il portavoce Gabriele Voltattorni - perché la prima l’aggressione c’è stata due anni fa e noi abbiamo sempre segnalato ma non è successo niente. Questi cani erano stati allontanati e portati al canile ma i proprietari sono andati a riprenderseli e non è successo niente. Hanno azzannato pure un poliziotto . Quei cani non dovevano rimanere in mano a quelle persone».

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