L’area
In questo caso, rimarca il primo cittadino «sarebbe praticamente tutta pubblica la comunità energetica, con la possibilità di allaccio da parte dei privati. Sarà, speriamo, un’iniziativa che porterà benefici sulle bollette non solo per chi andrà a risiedere nelle soluzioni abitative nostre, ma anche per i residenti della zona». La comunità energetica, in sostanza, è un’associazione tra cittadini, attività commerciali, amministrazioni pubbliche e imprese che decidono di unire le forze per produrre, scambiare e consumare energia da fonti rinnovabili, fotovoltaico su scala locale, per risparmiare sui costi.
La costa
«Con evidenti benefici sul portafoglio dei cittadini e sull’ambiente e la qualità della vita» commenta il vicesindaco di Porto Sant’Elpidio Daniele Stacchietti, che si è speso per avviare questo percorso «iniziato all’interno del patto dei sindaci per l’ambiente e il clima – continua –: in questa legislatura abbiamo previsto di aderire al patto per ridurre le emissioni di Co2 e altri gas serra. Una riduzione di almeno il 40% entro il 2030. C’è la possibilità di accedere a fondi europei dedicati, diretti e indiretti, oltre che al piano di ripresa e resilienza.
L’entroterra
Adolfo Marinangeli, riferimento per l’area montana, ha cominciato a lavorare dal 2022 per la sua Amandola e dice: «Abbiamo presentato un progetto a valere sul piano nazionale complementare sisma, era un bando uscito a fine 2022 e per il quale stiamo attendendo la graduatoria. Sono fondi a contributo al 100% per le aree cratere, indirizzati alle pubbliche amministrazioni, quindi ai Comuni e utili per realizzare una comunità energetica. Abbiamo fatto una comunità energetica rinnovabile ma abbiamo voluto costituire una comunità energetica rinnovabile sociale. Significa che gli utili dei fondi relativi alla comunità energetica vanno utilizzati per scopi sociali».
Le cifre
Hanno aderito a questa comunità 215 famiglie di Amandola, «è una grande operazione - rimarca il sindaco del centro sui Sibillini - se pensiamo che su 3.500 abitanti si tratta di mille persone. E’ un’operazione importante che prevede, per la prima fase, la posa in opera dei pannelli fotovoltaici solo sui tetti del Comune. Pannelli che andranno ad alimentare gli edifici pubblici, per ora. Poi anche le abitazioni delle famiglie aderenti alla comunità energetica. E’ un progetto di quasi 2 milioni di euro di investimento, con gli utili da ridistribuire alle famiglie per interventi sul sociale».