Fermo, il consigliere Romanella in pressing dopo i dubbi espressi dai Comuni: «Ponte sull’Ete, doveroso intitolarlo a Chiesa»

Il consigliere Romanella in pressing dopo i dubbi espressi dai Comuni: «Ponte sull’Ete, doveroso intitolarlo a Chiesa»
Il consigliere Romanella in pressing dopo i dubbi espressi dai Comuni: «Ponte sull’Ete, doveroso intitolarlo a Chiesa»
di Serena Murri
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Sabato 23 Dicembre 2023, 05:10 - Ultimo aggiornamento: 12:49

FERMO - Intitolazione del ponte sull'Ete, si accende il dibattito. Il consigliere comunale Luciano Romanella non ha dubbi, la figura di un imprenditore visionario e lungimirante come Felice Chiesa sarebbe quella che più meriterebbe l'intitolazione di un'infrastruttura che nel giro di qualche mese cambierà le sorti del turismo in zona, ma soprattutto sarà strategica per i ciclisti che arriveranno non solo dai campeggi a Marina Palmense, visto che il movimento bike è in continua crescita.

Il passato

A pochi mesi dall'inaugurazione del ponte che unirà due territori, è ancora in dubbio il nome da dargli.

L'allora sindaco di Porto San Giorgio Nicola Loira aveva proposto Chiesa. Ora, invece non solo sembrerebbe che i due Comuni non convergano sullo stesso nome ma il sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro ha ribadito che parlarne ora appare prematuro. «Come si fa - si chiede ora Romanella - a non intitolare un ponte a uno che è stato un precursore, uno che ha unito due Comuni? Un uomo che ha stravolto il modo di fare turismo nel nostro territorio. Uno che ha avuto quell'intuizione magica tanti anni fa. Io ci metterei anche la statua, non solo il nome. Chiesa è stato un innovatore, un uomo che ha saputo unire i due Comuni anche sotto l'aspetto politico. Ha aperto villaggi a Porto San Giorgio e ha bonificato tutta quella zona. Di lui parlano non solo in Italia ma in tutta Europa. Come si fa a non riconoscere una figura che ha cambiato il nostro territorio sotto l'aspetto turistico? Chiesa ha portato benessere, commercio e visibilità del nostro territorio, quando noi in quei posti andavamo a piantare l'insalata e facevamo pascolare le pecore. Non si può scherzare su una cosa del genere. Chiesa è stato un genio che ha saputo intuire, tanti anni fa, il futuro del turismo dei villaggi e dei campeggi. È impossibile non capire una cosa del genere. Intitolare il ponte significa valorizzare il nostro territorio sotto l'aspetto dei campeggi e dei villaggi turistici».​​​​​

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