Fermo, premio agli alunni più bravi: «Ragazzi, adesso non fuggite»

Fermo, premio agli alunni più bravi: «Ragazzi, adesso non fuggite»
Fermo, premio agli alunni più bravi: «Ragazzi, adesso non fuggite»
di Chiara Morini
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Domenica 17 Dicembre 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 11:37

FERMO Erano emozionati e felici allo stesso tempo, i 111 alunni, provenienti dalle scuole di 40 Comuni delle province di Ancona, Ascoli, Fermo, Macerata e Teramo, premiati con la Pagella d’Oro. Il riconoscimento, organizzato da Carifermo e Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo, ieri al teatro dell’Aquila gremito di studenti, docenti e famiglie, che hanno ascoltato la lectio “Ritorniamo a immaginare il futuro” di Francesco Maria Chelli, ordinario di Statistica economica alla Politecnica.

«Oggi (ieri per chi legge, ndr) – il commento di Carifermo – festeggiamo le giovani generazioni, esempio e stimolo anche per noi adulti».

E il presidente della Fondazione, Giorgio Girotti Pucci, ha evidenziato come la Pagella d’Oro «è un traguardo intermedio, il percorso di crescita va avanti, certi che lo continuerete con tenacia, orgoglio e passione per raggiungere gli obiettivi personali».

La prospettiva

Uno sguardo al futuro che si inizia a costruire in questi anni, e l’augurio di Chelli ai ragazzi è che «vi possiate innamorare della scuola ma soprattutto che possiate sempre essere grati ai vostri professori che avranno, come vi accorgerete nel corso degli anni, un’influenza importante». Quindi i dati, rivolti ai giovani, costruiti dall’Istat sulla base di interviste fatte a ragazzi di età compresa tra gli 11 e i 19 anni, residenti in Italia. Hanno compilato un questionario online e, tra tutti, l’80% lo ha fatto utilizzando uno smartphone. Analizzati diversi temi, come relazioni con amici e famiglia, uso di social, povertà educativa, cittadinanza e senso di appartenenza, progetti futuri. I dati sulla popolazione innanzitutto, con le previsioni al 2050, ha ricordato Chelli, che «dicono che la popolazione in Italia calerà del 28%, 2,5 milioni di giovani in meno: il mondo del lavoro perderà altrettanti giovani».

Il presidente dell’Istat facente funzioni ha sottolineato che «il 48% non ha paura del futuro, anzi ne è affascinato, per il 28,7% il futuro fa paura e il 22,5% non ci pensa. Differenza tra maschi e femmine italiani e stranieri. I maschi sono più affascinati del futuro rispetto alle ragazze». Ma sono tanti i giovani che vorrebbero vivere all’estero: il 43%, riferito agli alunni delle secondarie, che diventa 59% nel caso di stranieri. E su tutti il 42,5% sceglierebbe gli Stati Uniti. Cervelli in fuga? Chelli sottolinea che ci sono statistiche anche «per chi vuole rientrare. L’Italia piace, è un posto ambito per la formazione, però conosco tante persone e ho amici all’estero che testimoniano come le possibilità e le condizioni che ci sono a 35-40 anni noi non le abbiamo». E sul fronte dell’istruzione? «Le Marche – ha sottolineato Chelli – sono messe meglio dal punto di vista dell’abbandono scolastico. Il tasso è nettamente inferiore alla media nazionale, che parla di un 11,5%».

La scelta

Per abbandono ha rilevato Chelli, «si tratta di coloro che non completano il ciclo di formazione e sono una perdita per tutta la società». Tra le cause dell’abbandono il background familiare e il 24% di quelli che lasciano hanno un genitore con la licenza media. Più bassa la percentuale di chi abbandona con familiari laureati o diplomati. «Da quando ho l’incarico con l’Istat – ha chiuso Chelli – ho incontrato moltissimi ragazzi. La scuola è ancora un ascensore sociale».

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