I militari avevano perquisito la sua abitazione e gli avevano sequestrato 46 grammi di cocaina nascosta in due giubbotti e 16 grammi di hashish detenuti in casa. L'uomo aveva con sé anche 7 mila euro in contanti, frutto dell'attività di spaccio e tutto l'occorrente per confezionare le dosi da vendere, bilancino, sacchetti di cellophane ecc.
Gli agenti tenevano sotto controllo lo spacciatore da quando era uscito a gennaio dal carcere di Fermo dopo aver scontato già la pena per un definitivo per droga e si era trasferito nella sua nuova abitazione che si trova a Porto Sant'Elpidio.
L'uomo, molto conosciuto nell'ambiente dello spaccio (si presume che sia stato individuato un canale importante per la distribuzione della droga nel mercato clandestino), ora dovrà ritornare in carcere. Ieri di fronte al giudice Marziali si è celebrato il processo per direttissima, l'imputato ha ottenuto una pesante condanna, aggravata dalla recidiva infraquinquennale, ma poteva andare peggio dato che le pene per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti possono arrivare fino a oltre dieci anni di reclusione.
L'avvocato Michela Romagnoli di Sant’Elpidio a Mare, difensore dell'algerino finito davanti al giudice, ha dichiarato che ricorrerà in Appello contro la sentenza.
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