Ricerca e studio ci aiutino a difendere pace e libertà

Ricerca e studio ci aiutino a difendere pace e libertà

di Sauro Longhi
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Lunedì 18 Dicembre 2023, 01:55

È tempo di inviare alle persone a cui siamo legati per affetto e stima la nostra cartolina di auguri per un Sereno Natale ed un Felicissimo Anno Nuovo. Quest’anno invierò la stessa di cinque anni fa, con l’immagine dell’affresco che Giotto dipinse nella Cappella degli Scrovegni a Padova oltre settecento anni fa, la Fuga in Egitto con Giuseppe che porta in salvo Maria e Gesù bambino in groppa ad un asino, forse lo stesso presente nella grotta di Betlemme, subito dopo la visita dei Magi, per scappare dalla strage degli innocenti, come ci racconta Matteo nel suo Vangelo. Un’immagine che ci proiettano ogni sera i telegiornali, in quelle stesse terre, dopo duemila anni, intere famiglie su carretti trainati da asini continuano a fuggire verso l’Egitto. La guerra, che si sta combattendo nella striscia di Gaza, vede tutti perdenti, con la morte di tanti civili e soprattutto di tanti bambini indifesi. La guerra non costruisce mai soluzioni giuste, che invece andrebbero cercate creando le condizioni affinché per i due popoli vi siano due stati, altrimenti mai nulla cambierà. Alla giusta soluzione ci si andò vicino quasi venti anni fa con gli accordi promossi dal Presidente Clinton, ma non funzionò, ed invece di comprendere il perché, si preferì lasciare spazio ad attentati e rappresaglie, lasciando indeterminata la questione dell’intera area della Cisgiordania, con un continuo aumento degli insediamenti di coloni israeliani, e relegando il governo della striscia di Gaza ad Hamas. Non si può negare ai Palestinesi una propria indipendenza, così come si deve garantire agli Israeliani sicurezza e libertà. Lo stato di Israele è l’unico stato democratico di quell’area con un modello economico e sociale simile al nostro, che deve poter continuare a crescere in libertà e sicurezza e con la propria democrazia, contaminare gli stati confinanti. Allo stesso tempo si deve riconoscere al popolo palestinese una propria indipendenza. La soluzione che l’uno annienti l’altro, come vorrebbero Hamas e l’attuale governo israeliano, deve essere contrastata con tutti gli strumenti possibili.

La soluzione va cercata con la consapevolezza, con la politica della mediazione, e in questo molto potrebbe fare l’Europa, se da autorità economica si trasformasse in autorità politica.

L’Europa è un progetto di pace che per oltre settanta anni ha permesso a popoli, che per secoli si erano combattuti, di crescere in pace. Ci sono volute due guerre mondiali ed un tremendo olocausto per comprendere e valorizzare le differenze, piuttosto che contrastarle o annientarle. Un progetto che però non ha la forza di imporre la pace in Ucraina ed ora in Medio Oriente. Bisognerà trovare il coraggio per fondare finalmente la nazione europea, con una propria costituzione e un proprio governo, eletto dai cittadini europei. Una proposta fu presentata venti anni fa, ma naufragò per il parere contrario di Francia e Paesi Bassi, a cui si rimediò con il trattato di Lisbona, che ha lasciato irrisolti tanti problemi soprattutto sul fronte dell’immigrazione, relegando la gestione ai soli paesi di confine come il nostro, il primo da raggiungere attraversando il Mediterraneo. Tra qualche mese verremo chiamati a scegliere i nostri rappresentanti nel Parlamento d’Europa, chiediamo loro di realizzare il progetto di dare ai cittadini europei la scelta del governo, con un ruolo più attivo del nuovo parlamento che eleggeremo. Continuare a mantenere l’attuale gestione che richiede l’unanimità di tutti i 27 capi di governo per ogni scelta di carattere politico ed economico, non permette di dare forza all’Europa. Proprio in questi giorni il primo ministro ungherese ha bloccato con il proprio veto la revisione del bilancio pluriennale dell’Unione europea e gli aiuti all’Ucraina. Prendiamo esempio dalle Università con i tanti progetti di ricerca europei e dai nostri studenti con i progetti di mobilità come l’Erasmus, che continuano a credere nel progetto di pace europeo. Così il messaggio che accompagna l’immagine nella mia cartolina di auguri: «La ricerca e lo studio ci aiutino a comprendere, ad accogliere e a difendere pace e libertà».

*Dipartimento di Ingegneria dell’informazione 
Facoltà di Ingegneria 
Università Politecnica 
delle Marche

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