Giusto due di settimane fa, ho scritto un pezzo - meraviglioso, superfluo specificarlo - contenente sette cattive notizie per buttarsi un po’ giù. Questa settimana tocca al simmetrico. Buone nuove, dunque: per tirarsi su. Buone e anzi ottime nuove attinenti (sorpresa!) al Covid. Fate buon uso di tali vette del giornalismo. Tenete sempre entrambi gli articoli con voi. Scegliete di volta in volta quale rileggere, al fine di correggere l’umore del momento e garantirvi un equilibrio mentale sempre perfetto. Oppure saltate vorticosamente dall’uno all’altro, una frase da questo una da quello: così da conquistare il biglietto d’ingresso per il magico mondo della ciclotimia. Cominciamo allora. 1) Il vaccino messo a punto dalla Pfizer pare funzioni alla grande. I dati, non definitivi ancora e tuttavia corposi, della terza fase di sperimentazione mostrano una efficacia del 90%. «Ce la raccontano giusta?», si interrogano quelli che sospettano megacomplotti girato ogni angolo. Tranquilli, ce la raccontano giustissima: Pfizer è quotata a Wall Street, e la commissione di controllo della Borsa americana le aziende che comunicano dati falsi le rade al suolo. E gli effetti collaterali? Nessuno dei volontari sa se ha ricevuto il vaccino o il placebo. Alcuni tuttavia hanno lamentato stato di malessere per circa dodici ore: «Simile ai postumi di una grossa sbornia». Fantastico, se davvero fosse tutto qua. Non resta che abituarsi, procurandosi qualche togna seria nelle notti di coprifuoco. Una bottiglia di whisky e via. Non dimenticando il protettivo per lo stomaco, sennò rischi ti parta l’ulcera. 2) Sembra funzionare il (primo) vaccino, sembrano funzionare gli anticorpi monoclonali. Trump l’hanno rimesso in piedi in un paio di giorni, per la gioia di tutti noi che bramiamo rivederlo al cinema, non avendo dimenticato le strepitose performance attoriali nell’alleniano “Celebrity”, nella romcom “Two Weeks Notice”, anche in “Mamma ho perso l’aereo”. Cosa si è detto fino a oggi dei monoclonali? Molto promettenti però molto costosi. Bene. Sulla pagina Facebook “Pillole di ottimismo” curata dal gran cervello marchigiano in fuga prof Guido Silvestri, si smentisce, dati alla mano, tale assunto.
*Opinonista e critico cinematografico