Tasse, lunedì nero per i contribuenti
Ecco tutte le scadenze della giornata

Tasse, lunedì nero per i contribuenti Ecco tutte le scadenze della giornata
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Lunedì 16 Giugno 2014, 09:48 - Ultimo aggiornamento: 17:56
MILANO - Da oltre un mese i dipendenti non lavorano pi per pagare le tasse (per le imprese, invece, il calcolo varia di Regione in Regione), ma non per questo i contribuenti italiani potranno scampare a quello che stato ormai ribattezzato il luned nero del fisco. Oggi, 16 giugno 2014, è il termine ultimo per pagare tasse, imposte e tributi. Secondo quanto calcolato dalla Cgia, l'Associazione di Confartigianato che riunisce gli artigiani e le piccole imprese di Mestre e che si occupa di studi e statistiche, famiglie e imprese verseranno complessivamente circa 54,5 miliardi di euro. Nel dettaglio, le famiglie dovranno pagare l'IMU e la Tasi, le imprese l'Irpef, le addizionali Irpef, l'Ires, l'Irap, l'IVA ed altri balzelli minori (per l'elenco completo delle scadenze vai a Appuntamenti e scadenze). La prima rata dell'IMU riguarda le seconde e terze case e le abitazioni di lusso (l'imposta sulla prima casa è stata cancellata a fine novembre. L'acconto della Tasi graverà invece solo sui Comuni che hanno stabilito le aliquote. Per i ritardatari il Governo ha fissato nuove tempistiche. La CGIA stima che l'imposta più onerosa sarà l'Ires, ossia la tassa sui redditi pagata dalle società di capitali. Il suo gettito dovrebbe aggirarsi attorno ai 14,7 mld euro. IMU e Tasi faranno entrare nelle casse dello Stato 10,8 miliardi di euro, mentre le ritenute Irpef dei lavoratori dipendenti e dei collaboratori versate dai datori di lavoro valgono 9,7 miliardi di euro. I contribuenti soggetti agli studi di settore potranno pagare senza aggravi sino al 7 luglio, mentre la scadenza del 16 luglio, entro la quale è possibile pagare con l'aggravio del 0,4%, è spostata al 20 agosto 2014. Intanto il Ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, in occasione di una intervista a “In mezz'ora” ha ribadito la validità degli ormai famosi 80 euro in più in busta paga, ma solo a patto che siano una misura una tantum. “Se lo Stato dà una cifra ai cittadini e imprese che smetterà di essere erogata, la mettono da parte. Se la cifra è permanente il comportamento cambia, aumenta la fiducia e si esce più rapidamente dalla crisi”, ha precisato. Il titolare di Via XX Settembre ha poi inneggiato ad una semplificazione del sistema tributario per chi paga puntualmente le tasse spiegando che “l'idea del governo è duplice: semplificare drasticamente il sistema tributario, semplificando la vita del contribuente onesto, spostare il carico fiscale che purtroppo c'è, in modo che a parità di gettito, ci sia più crescita e lavoro”. (Teleborsa)
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