Sciopero dei benzinai da domani alle ore 19, stop anche ai self service. «Ristabilire la verità dei fatti». Tutti gli orari

Sciopero dei benzinai da domani alle ore 19, stop anche ai self service. «Ristabilire la verità dei fatti»
Sciopero dei benzinai da domani alle ore 19, stop anche ai self service. «Ristabilire la verità dei fatti»
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Lunedì 23 Gennaio 2023, 14:46

Benzinai, via alla serrata. Da domani alle 19 sulla rete ordinaria e dalle 22 sulle autostrade, i distributori di caraburanti saranno chiusi per sciopero. Lo ricordano le organizzazioni Faib, Fegica e Figisc-Anisa in una nota rilevando che «il Governo, invece di aprire al confronto sui veri problemi del settore, continua a parlare di trasparenza e zone d'ombra solo per nascondere le proprie responsabilità e inquinare il dibattito, lasciando intendere colpe di speculazioni dei benzinai che semplicemente non esistono». «Ristabilire la verità dei fatti - proseguono - diviene quindi prioritario, per aprire finalmente il confronto di merito».

Gli impianti di rifornimento carburanti, precisano le tre associazioni dei distributori, rimarranno chiusi per sciopero - compresi i self service - per 48 ore consecutive, dalle ore 19.00 del 24 alle ore 19.00 del 26 gennaio sulla rete ordinaria e dalle ore 22.00 del 24 alle ore 22.00 del 26 gennaio sulla viabilità autostradale.

I COMMENTI - «La verità dei fatti e che la lobby dei benzinai ha gia vinto, visto che il Governo, dopo aver partorito un topolino, si e gia rimangiato il decreto, riducendo le multe dai 516 euro attuali al ridicolo balzello di 200 euro.

Il fatto che i benzinai non abbiano revocato lo sciopero e solo perche, avendo capito la debolezza del Governo, possono ottenere passi indietro ulteriori, magari persino su pompe bianche e grande distribuzione, facendo riprecipitare il Paese a prima delle lenzuolate Bersani. È questo, temiamo, che si nasconde dietro espressioni tipo veri problemi del settore o confronto di merito» afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. «Invitiamo il Governo a tornare al testo pubblicato in Gazzetta e a non rimangiarsi quanto ha deciso meno di 10 giorni fa, un’inversione a U a dir poco imbarazzante» prosegue Dona.

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