Stipendi statali, tutti gli aumenti di Natale: 1200 euro agli insegnanti, 800 agli impiegati

Gli effetti sui cedolini riguarderanno circa 1 milione e mezzo di dipendenti pubblici: tutte le novità

Stipendi statali, tutti gli aumenti di Natale: 1200 euro agli insegnanti, 800 agli impiegati
Stipendi statali, tutti gli aumenti di Natale: 1200 euro agli insegnanti, 800 agli impiegati
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 18 Ottobre 2023, 10:54

Come annunciato dalla premier Giorgia Meloni nella conferenza stampa di lunedì, da dicembre arriverà sui cedolini un anticipo rispetto al rinnovo contrattuale che porteranno per circa 1,5 miliondi di dipendenti pubblici aumenti sugli stipendi non trascurabili.

Stipendi, come cambiano tra Irpef e taglio del cuneo: fino a 110 euro in più al mese. Le fasce e le simulazioni

Gli aumenti si collocano nel contesto della nuova legge di bilancio 2024, approvata lo scorso lunedì 16 ottobre, sono stati stanziati circa 7 miliardi per il  rinnovo dei contratti dei dipendenti pubblici. Nei prossimi giorni si terranno incontri tra le confederazioni sindacali e il ministro della Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo, ma per i primi effetti in busta paga non bisognerà attendere gli accordi all’Aran, l’agenzia negoziale del pubblico impiego che tratta le intese con i sindacati. 

Vediamo di seguito a chi toccheranno gli aumenti e a quanto ammonteranno.

I destinatari

Gli aumenti sul cedolino riguarderanno circa 1,5 milioni di dipendenti contrattualizzati della Pa centrale, e dovrebbe estendersi anche ai 670mila dipendenti della Sanità.

Saranno invece esclusi impiegati e dirigenti di Regioni ed enti locali: queste amministrazioni, infatti, come il personale tecnico delle Università, si pagano i rinnovi contrattuali con fondi propri, e per garantire ai propri dipendenti lo stesso trattamento previsto per gli statali è necessario trovare spazi nel bilancio che permettano di rispettare l’obbligo di pareggiare i conti. 

Le cifre: quanto valgono gli aumenti

In busta paga, la novità vale quindi 662 euro lordi per i lavoratori al primo gradino degli organigrammi ministeriali, 778,7 euro per un impiegato di seconda area, fascia 3, e arriva a 845,7 euro per i funzionari di terza area, fascia 1).

Fino i 1.516,4 euro, invece, per i dirigenti di seconda fascia e 1.939,7 euro di quelli di prima fascia, in cima alla piramide della Pubblica amministrazione.

Per quanto riguarda la scuola, che con oltre 1,2 milioni di dipendenti è il comparto più popoloso della Pa, le cifre dipenderanno dall’anzianità, oltre che dal ruolo. Un professore delle superiori riceverà 829,2 euro se è in cattedra da meno di otto anni, mentre ne avrà 1.228,1 se ha iniziato ad insegnare fra 28 e 34 anni fa. Simile ma con valori leggermente inferiori, il meccanismo per le scuole medie inferiori, dove si va dagli 829,2 a 1.168 euro, mentre per le scuole dell’infanzia e primarie si va dagli 765,6 euro ai 1.056,2).

Nella sanità il sistema degli anticipi porterebbe 657,6 euro in busta paga a un operatore di base, 1.053 euro a un infermiere specializzato e 1.516,4 euro a un medico.

 

Legge di bilancio e inflazione

Cifre non trascurabili, che devono però fare i conti con un'iinflazione che ha raggiunto i suoi picchi nel 2022 e nel 2023, che per essere bilanciati completamente avrebbero richiesto più di 30 miliardi, cifre difficili da coprire in legge di bilancio. Il Governo ha intenzione di avviare in fretta le trattative: si partirà da sicurezza e sanità, come ha spiegato lunedì scorso la premier Meloni. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA