Assegno unico, pagamento gennaio 2024: importi, tabelle, rivalutazioni e nuove soglie Isee. Ecco tutte le novità

L'Inps ricorda anche che le domande per l' Assegno Unico e Universale per i figli a carico già presentate valgono anche per le annualità successive

Assegno unico, partono i pagamenti di gennaio: date, importi (con gli aumenti) e le nuove soglie Isee
Assegno unico, partono i pagamenti di gennaio: date, importi (con gli aumenti) e le nuove soglie Isee
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Lunedì 15 Gennaio 2024, 15:40

Assegno unico 2024, partono i pagamenti di gennaio. L'accredito della prima rata avverrà di norma nell'ultima settimana del mese successivo alla domanda, con il pagamento dell'importo delle rate spettanti in caso di conguaglio, sia a credito sia a debito. L'Inps ricorda anche che le domande per l' Assegno Unico e Universale per i figli a carico già presentate valgono anche per le annualità successive, fatto salvo l'onere per gli utenti di comunicare eventuali variazioni da inserire nella domanda (ad esempio per la nascita di un nuovo figlio). Ma il contributo sta per cambiare. Dagli importi alle nuove soglie Isee, ecco tutte le novità.

Pagamenti

L'Inps comunica che per le rate di Assegno Unico e Universale, il calendario dei pagamenti «in assenza di variazioni, nel periodo gennaio - giugno 2024» prevede le seguenti date: 17, 18, 19 gennaio; 16, 19, 20 febbraio; 18, 19, 20 marzo; 17, 18, 19 aprile; 15, 16, 17 maggio; 17, 18, 19 giugno. Non è necessario presentare una nuova domanda AUU per il 2024, sempre che la domanda già trasmessa non sia nello stato di decaduta, revocata, rinunciata o respinta. Ai fini della determinazione dell'importo della prestazione, è necessario presentare invece una nuova Dichiarazione Sostitutiva Unica (Dsu) per il 2024: in assenza di Isee, l'importo Auu sarà infatti calcolato dal mese di marzo 2024 con riferimento agli importi minimi previsti dalla normativa. Qualora la Dsu sia presentata entro il 30 giugno 2024, gli importi eventualmente già erogati saranno adeguati da marzo con la corresponsione degli arretrati. Per presentare la Dsu sul sito Inps è disponibile il servizio Isee precompilato.

 

Gli aumenti

Le nuove "maggiorazioni" riguarderanno le 5,6 milioni di famiglie con figli a carico, i cui assegni verranno fatti crescere di circa il 5,4% (nel 2023 erano aumentati dell’8,15%). Vediamo quindi nel dettaglio tutti i nuovi importi in base all'Isee e cosa cambierà per quanto riguarda i requisiti. L'Assegno unico per i figli è stato potenziato con la scorsa legge di Bilancio. Le coperture finanziarie sono passate infatti: da 345,2 milioni a 409,2 milioni di euro per il 2023, da 457,9 milioni a 525,7 milioni per il 2024 e da 473 milioni a 542,5 per il 2025. A gennaio dello scorso anno l'importo mensile è stato rivalutato dell'8,1%. Il valore dell'assegno è passato quindi: da 175 euro a 189,2 euro, per le famiglie con Isee fino a 16.215 euro e da 50 a 54 euro mensili per chi ha un Isee superiore a 44mila euro circa. Ad essere rivalutate sono state anche le soglie Isee.

 

Rivalutazione e soglie Isee

Le nuove soglie Isee In questo gennaio 2024, grazie all'applicazione della nuova rivalutazione, ci sarà un nuovo scatto.

L'indice Istat provvisorio dell'inflazione media nel 2023 è del 5,4%: mancano però i dati definitivi dell'ultimo trimestre dell'anno. Si attende la percentuale esatta di aumento secondo i calcoli dell'Istat. Anche le soglie Isee cambieranno leggermente. L'Assegno diventerebbe di: 57,2 euro al mese (importo minimo) per chi ha un Isee oltre 45,575 euro e 199,4 euro al mese (importo massimo) per chi ha un Isee fino a 17,090 euro. Inoltre la maggiorazione per i due genitori lavoratori salirebbe 34,15 euro per ciascun figlio.

 

Calcoli ed esempi

Facciamo un esempio. Nel 2023 la quota minima, pari a 54 euro, è andata agli Isee sopra 43.240 euro. Da quest’anno l’asticella sale a 45.704 euro circa. Per la quota massima era richiesto a dicembre un indicatore della situazione economica equivalente non oltre i 16.215 euro. Da quest’anno riscuoteranno 200 euro, anziché 189 euro come lo scorso anno, gli Isee che non superano il limite dei 17.139 euro. Chi già riceve l’Auu non deve presentare una nuova domanda per continuare a beneficiare della misura. Chi prende più della quota minima dovrà però aggiornare l’Isee o da marzo gli verranno accreditati solo 57 euro per figlio. Gli incrementi legati alla rivalutazione si materializzeranno sui conti dei beneficiari sempre a marzo, comprensivi degli arretrati di gennaio e febbraio. L’assegno viene erogato da marzo 2022 e si dimezza per ogni figlio maggiorenne fino a 21 anni. All’inizio per un figlio under 18 si riscuotevano 175 euro con un Isee fino a 15.000 euro e 50 euro con un Isee oltre i 40.000 euro. Lo scorso anno l’assegno unico è stato rivalutato dell’8,1%.

 

Assegno unico e di inclusione

«L' Assegno di inclusione viene quantificato non tenendo conto del valore dell' Assegno unico. Sono due bacini completamente diversi, abbiamo fatto in modo che il valore dell' assegno unico fosse sterilizzato rispetto al calcolo per l'Adi», aveva afferma la ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Calderone, spiegando che «non c'è un abbassamento dell' assegno unico per effetto dell'Adi e la stessa cosa non avviene sull'Adi per effetto dell' assegno unico. Sono due prestazioni che si sommano e non si elidono».

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