Assegno unico, aumenti e nuovi parametri Inps: ecco come richiederlo. Regole e requisiti per le famiglie

Le regole Inpa per l'Assegno Unico Universale
Le regole Inpa per l'Assegno Unico Universale
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Lunedì 17 Aprile 2023, 19:45

Ancora novità in arrivo per l’Assegno unico Universale a un anno dalla sua introduzione. Sul tavolo c’è l’aumento del sostegno per le famiglie con reddito Isee fino a 15.000 e in cui uno dei genitori è deceduto. Un ulteriore correttivo dopo quelli introdotti per il 2023 dalla legge di Bilancio.

GLI AUMENTI

È scattato infatti l’aumento del 50% della maggiorazione forfettaria, per i nuclei con almeno 4 figli, che sale a 150 euro mensili a nucleo. Inoltre è già in vigore anche l’aumento del 50% dell’assegno per i nuclei familiari numerosi, con tre o più figli a carico, limitatamente ai figli di età compresa tra uno e tre anni per i quali l’importo spettante per ogni figlio aumenta del 50%, per livelli di Isee fino a 40.000 euro; Infine, è previsto l’aumento del 50% dell’assegno, da applicare agli importi spettanti secondo le fasce Isee di riferimento, per i nuclei familiari con figli di età inferiore a 1 anno. Mentre sono confermati e diventano stabili gli aumenti riconosciuti nel corso del 2022 per i figli disabili maggiorenni.

 

I FRAGILI

Le novità ancora in cantiere sono invece contenute nella bozza del decreto legge lavoro, atteso nelle prossime due settimane all’esame del Consiglio dei ministri: potrebbe arrivare anche un aiuto alle famiglie e in particolare ai minori in difficoltà per la scomparsa di uno dei due genitori. Il governo, infatti, mette sul piatto una maggiorazione dell’assegno unico universale proprio per i minori che appartengono a nuclei con un Isee fino a 15mila euro e in cui, al momento della presentazione della domanda, è presente un solo genitore lavoratore poiché l’altro risulta deceduto.

 

LA MAGGIORAZIONE

Attualmente la maggiorazione, già prevista dalle norme sulla assegno unico universale è riconosciuta per ciascun figlio minorenne presente in nuclei in cui entrambi i genitori sono percettori di reddito da lavoro, è pari per il 2022 a 30 euro mensili per i nuclei con un Isee pari o inferiore a 15.000 euro, e si riduce gradualmente per livelli di Isee superiori fino ad annullarsi in corrispondenza di un Indicatore pari o superiore a 40.000 euro (o in mancanza di Isee).

 

L’ESTENSIONE

Con il nuovo decreto legge in arrivo, dunque, il governo punta a estendere questa maggiorazione a ciascun figlio minore di tutti quei nuclei in cui l’unico genitore presente sia titolare di reddito da lavoro e l’altro risulti deceduto.

 

IL BILANCIO

È stato intanto pubblicato di recente l’aggiornamento dell’Osservatorio Statistico sull’Assegno Unico (AUU) che contiene al suo interno anche i dati relativi all’AUU destinato ai nuclei percettori di Reddito di Cittadinanza (RdC).

Intanto l’Osservatorio fornisce un quadro completo delle essenziali informazioni statistiche sui beneficiari della misura e sui relativi valori economici con riferimento al periodo marzo 2022 - febbraio 2023. Per i primi dodici mesi di competenza della nuova misura (marzo 2022-febbraio 2023) sono stati erogati alle famiglie assegni per 16 miliardi di euro, di cui 13 miliardi relativi al 2022 e 3 miliardi di competenza del primo bimestre del 2023. Con riferimento al mese di febbraio 2023, l’importo medio per figlio, comprensivo delle maggiorazioni applicabili, va da poco meno di 55 euro per chi non presenta Isee o supera la soglia massima (che per il 2023 è pari a 43.240 euro), a 215 euro per la classe di Isee minima (16.215 euro per il 2023). Si ricorda, ha sottolineato l’Inps, che l’importo base dell’assegno per ciascun figlio minore, in assenza di maggiorazioni, nel 2023 va da un minimo di 54,10 euro, in assenza di Isee o con Isee pari o superiore a 43.240 euro, ad un massimo di 189,20 euro per Isee fino a 16.215 euro.

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